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Tutti zitti, parla Agnese…

di Paolo Ariete

Abbiamo anche una nuova first lady. Ma, attenzione, non vuol sentir parlare di first lady. Angela Landini insegnate precaria è subentrata a Gianna Fregonara, giornalista del Corriere della Sera.

Dietro ogni “grande uomo” c’è una grande donna. Chissà se anche dietro ad un leader politico è lo stesso … Chissà che cosa ne pensava Virginia Woolf…

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Il marito punta molto sulla scuola, lei la lascia. Certo, non definitivamente, ma comunque si tira fuori. Agnese Landini ha chiesto l’aspettativa dall’incarico di insegnante di italiano e latino all’educandato Santissima Annunziata di Firenze.

Docente precaria, il suo periodo di supplenza sarebbe finito a giugno 2014. E chissà se scenderà in piazza venerdì prossimo insieme ai coordinamenti dei precari. Di certo sino ad ora la signora Renzi non aveva mai pensato di abbandonare la carriera di insegnante. Anzi non hai mai smesso di “darsi da fare” per avere una cattedra tutta sua. Nel 2012 aveva partecipato al concorsone fiorentino per competere ad uno dei 16 posti disponibili in Toscana anzi si era messa anche fare “ripetizione di fisica e matematica, il suo punto debole.

Nell’andare via Agnese ha lasciato a tutti i suoi ex colleghi, la fotocopia di un articolo uscito sull’Avvenire, una lettera appassionata sul valore dell’insegnamento. Un ricordo, una testimonianza, un impegno? “Che  cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se tornassi studente? Il racconto delle vacanze? No. Saprei già tutto”, recita l’incipit della lettera che la signora Renzi ha consegnato nelle mani dei colleghi. Una lettera appassionata scritta da Alessandro D’Avenia ai professori di tutta Italia in prima persona dove, come se fosse uno studente, incita gli insegnanti a stimolare i ragazzi, a farli ragionare, a incuriosirli, a diventare uomini e donne coraggiosi. “E per favore — si chiude la lettera —, un ultimo favore, tenete ben chiuso il cinismo nel girone dei traditori. Non nascondetemi le battaglie, ma rendetemi forte per poterle affrontare e non avvelenate le mie speranze, prima ancora che io le abbia concepite. Per questo, un giorno, vi ricorderò”.

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La famiglia Renzi al “giuramento”

Il suo debutto ufficiale Agene Landini  l’ha fatto il giorno del giuramento. Ed ha portato con se anche i tre figli lassù al Colle più alto, per vedere papà che giurava fedeltà alla Repubblica. I tre ragazzini (Francesco, Emanuele ed Ester) uno era vestito di rosso, uno di verde ed una di bianco, la famiglia tricolore. Quando si dice i casi della vita…

Ma chi è questa donna che sta da vent’anni insieme a Renzi? ( “più il tempo che abbiamo trascorso insieme che quello divisi…” ha ripetuto teneramente più di una volta..) La loro storia d’amore è nata in pantaloncini corti, entrambi erano scout, poi il liceo e università. Una storia semplice, comune, come tante. Pare che galeotta fu una settimana bianca, Una amore servito freddo. E che ebbe una “consacrazione ufficiale” addirittura in televisione, siamo nel ’94, anno in cui un Renzi non ancora ventenne sbancò la Ruota della fortuna: “Mike, posso comprare una vocale? Vorrei la A di Agnese…”

Agnese ama i saggi e romanzi, l’opera e la musica classica ma anche  Jovanotti (passione che condivide con il marito). Alle prime del Maggio Fiorentino lei si emoziona ed ha cominciato anche ad apprezzare la moda. Ha fatto furore, ma anche discutere, il suo abito giallo disegnato da Ermanno Scervino. E’ la foto più scaricata da internet quella della coppia in gran spolvero da sera, lei con abito lungo, lui con smoking e papillon nero.

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Entrambi amano correre, a Pontassieve dove vivono, hanno un percorso abituale. Sono degli abitudinari. Così come sempre la stessa è la pizzeria, la Far West, margherita e Coca cola, pranzo a menù fisso per loro due ed i tre figli.

Ora che cosa cambierà nel bioritmo di questa famigliola toscana? Molto, quasi tutto. “ Io e i ragazzi – ha spiegato Anna Landini Renzi- resteremo a Firenze, loro devono finire la scuola. Matteo, lo conosco, lavorerà notte e giorno. Per ora nessuna casa di famiglia a Roma, e poi lui avrà l’appartamento a Palazzo Chigi. Ci organizzeremo come sarà meglio per noi e per lui. Ma non c’è alcuna fretta. Si vedrà … ”

Vita ufficiale ridotta ai minimi termini. Così come decise quando Matteo venne eletto sindaco di Firenze. Restarono alla casa di famiglia a Pontassieve, paese a pochi chilometri da Firenze, non si volle mai trasferire all’ombra di Palazzo Vecchio “Voglio proteggere i miei figli e la loro educazione. Non voglio che siano i figli del sindaco”, spiegò nel giugno 2009, subito dopo le elezioni. Figuriamoci se vuole oggi fare di loro i “premierini” … Un marito alla guida del Paese non sembra la sconvolga più di tanto. Almeno apparentemente. Certo dentro di se è contenta. E non ha avuto pudore nell’affermarlo. “Sono molto serena e felice per Matteo. Bisogna allontanare le paure, le perplessità e lanciarsi con coraggio, certo avverto appieno il senso di responsabilità di questo difficile momento del Paese. Ma vedo Matteo entusiasta, ha molta fiducia di fare le cose che ha promesso di fare, ci sta mettendo l’anima. Dal canto mio non cambierà molto, la mia vita non avrà stravolgimenti. Io gli starò accanto, come ho sempre fatto, e farò la moglie, come ho sempre fatto. Lo seguirò, lo sosterrò, se ci sarà bisogno come ho sempre fatto, senza nessuna esagerazione. Inutile dire che sono orgogliosa di lui. Ma nel mio cuore gli voglio bene come prima”. Se non volete farvi una nemica, non parlate di first lady. “ Non sono e non mi sento una first lady. Assolutamente no, questa è un’espressione che non capisco. Qui non siamo in America dove le mogli dei politici fanno discorsi in pubblico, fanno necessariamente politica e devono essere sempre in prima linea. Lo ripeto: continuerò a fare la moglie e la mamma, con grande serenità. Come sempre.”

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