di Antonello Grassi
Non sarà il meraviglioso mondo immaginato da Casaleggio, ma ci somiglierà molto. Potrebbe venir presto infatti il giorno in cui il cittadino avrà il potere e ognuno sarà costretto a essere onesto (e chiamato, per ogni occorrenza, a dimostrarlo)
Allora si scoprirà che decenni di malaffare hanno corroso alla base la comunità, che la corruzione è più diffusa di quanto si pensasse e che non c’è famiglia o impresa che (in modo attivo o passivo, vedi il caso dei pensionati truffati, come Pinocchio dal gatto e la volpe, per eccesso di cupidigia) non ne sia stata in qualche modo toccata. Occorrerà essere inflessibili.
Finalmente, come auspicavano da anni i giornalisti del Fatto, si potranno costruire nuove carceri e ampliare quelle esistenti. Assieme alla magistratura, stampa e tv lavoreranno per il bene comune e non più per i vecchi padroni: rovisteranno nelle vite dei cittadini sospetti, soprattutto degli ex potenti e di tutti coloro che non hanno reciso i legami con le vecchie consorterie.
Il cittadino sarà chiamato a vigilare sulla reazione dei disonesti, che andranno stanati e denunciati senza pietà; sulla insorgenza dei vecchi poteri forti, sui tanti nemici invisibili. Saranno ripuliti i gangli della politica e di ogni settore della vita pubblica, spezzato ogni legame con le imprese e gli affaristi. Sarà necessario smantellare le istituzioni, azzerare i vertici di enti e banche, chiudere molte, moltissime aziende cha fanno profitto ai danni del cittadino e della sua salute, riconvertire l’agricoltura mettendo al bando le tecnologie pericolose per l’ambiente, bloccare le estrazioni di petrolio e di gas, chiudere la maggior parte degli impianti per i rifiuti. La disoccupazione aumenterà ma le campagne si ripopoleranno e a tutti sarà garantito un reddito di sopravvivenza.
Saranno ridotte al minimo le spese militari e rinnegate le vecchie alleanze internazionali. Chiarita la vera natura (israelo-americana) del terrorismo islamico, si affermerà con vigore il diritto dei popoli alla pace. E finalmente ognuno porterà avanti la sua piccola decrescita, nel lavoro, nello stile di vita, nei bisogni e e nei consumi. Sarà un piccolo Eden lambito dalle fiamme dell’inferno, ma non durerà a lungo.