Mimmo Carratelli

Mimmo Carratelli

Giornalista e scrittore. È stato inviato speciale e caporedattore al “Roma” di Napoli, a “La Gazzetta dello Sport”, al “Corriere dello Sport-Stadio”, a “Il Mattino”, oltre che vicedirettore del “Guerin Sportivo”.

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Salto il Natale, vado in Australia

di Mimmo Carratelli

“Mo’ vene Natale, nun tengo denare, me leggio ‘o giurnale e me vado ‘a cucca'”. Lo confesso: ho accarezzato l’idea di Renato Carosone. Il freddo mi deprime, odio la neve e arriva Natale. Che faccio? Capovolgo la situazione. A testa in giù scappo in Australia. Più originale che andare ai Tropici in dicembre. Natale a Sydney. Laggiù è estate e dicembre è il mese più caldo dell’anno. Natale in spiaggia, al sole, mare e cielo azzurri. Bianco Natale no, azzurro Natale si. Non è la stessa cosa, non è la stessa atmosfera, ma che fa!

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Mimmo Canguro Carratelli

Babbo Natale non arriverà trainato dalle renne, ma apparirà dal mare su una canoa o addirittura in surf. E sarà pur sempre vestito di rosso e con la barba bianca. Però non trema dal freddo. E, in spiaggia, saremo tutti felici.

Dicono che il buco dell’ozono è proprio sopra l’Australia e perciò, al mare, bisogna stare attenti al cancro della pelle. Ci vado ugualmente per un Natale a 30 gradi. Gesù tremava al freddo della grotta di Betlemme? Siamo nati per soffrire?

ddab0cde6800f255effbdf4cb661c450_nikon-natale-australia-babbo-natale-d5000-18-105-sydney-2013No, amici miei. Scelgo il caldo e un caldo Natale. Niente tacchino con salsa di mirtilli, ma grandi piatti di pesce e barbecue. Mi mancheranno susamielli, roccocò e struffoli. Mi assoggetterò alla Pavlova, il dolce australiano in onore della ballerina russa: base di meringa, ripieno di crema pasticciera, panna e frutta. Pensare poi che nell’emisfero meridionale saremo tutti a testa in giù. Splendido. Vado a Gold Coast, 70 chilometri da Brisbane, 57 chilometri di spiagge dorate su una delle quali hanno sfilato 357 ragazze per la più lunga passeggiata in bikini del mondo (è nel Guinness dei primati).

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Emily Scott

Vado in un Paese dove il premier è il liberale Malcolm Bligh Turnbull, in due anni è il quarto, saltano come i canguri i premier da queste parti. Vado nel Paese di Emily Scott, la ventiseienne bionda di Canberra, considerata tra le fanciulle più sexy del pianeta. Dimentico i pastori. Natale in Australia e pazienza se in televisione dovrò sorbirmi le partite di cricket.

293316-thumb-full-babbisurfingeAspetterò sulle rive del Lago Macquarie l’arrivo di Babbo Natale che si presenterà su un grande traghetto. O sulle grandi tavole da surf. Sono pazzi per il surf da queste parti, del resto si sa. Poi ci sono anche i Babbi Natale più estremi che scendono scendono dagli elicotteri.

babbo_natale_elicotteroE’ un Natale diverso, si capisce. Laggiù non conoscono le slitte e non hanno mai visto la neve. A Napoli la via dei pastori è minacciata dai crolli. Il vecchio centro storico sbuffa, si gonfia, cede. San Gregorio Armeno è una strada irripetibile nel mondo. Ne conserverò il ricordo andando per i parchi australiani dove si festeggerà il Natale in un tripudio di candele accese.

Melbourne, nel “Sydney Myer Music Bowl”,

Il Sydney Myer Music Bowl

L’appuntamento più suggestivo è a Melbourne, nel “Sydney Myer Music Bowl”, la gente sui prati, festosi pic-nic e cantanti celebri che intonano le canzoni di Natale. Anche “Silent Night”, si capisce, e “Christmas Song”, che quando la cantava Nat King Cole pensavamo di essere già in paradiso, e “Have Yourself a Merry Little Surfing Santa Christmas” che la voce di Frank Sinatra l’usavamo per gli auguri più insistenti alle compagne di scuola, e ancora “White Christmas” di Bing Crosby che in Australia farà immaginare la neve e le caldarroste a un popolo che non conosce né l’una né le altre. E certamente canteranno “Jingle bells, Jingle bells, Jingle all the way” e avranno pure le campane a fare da sfondo sonoro d’accompagnamento.

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Holly Valance

Scappo dalla crisi, da questa situazione pesante che ci ha tolto il sorriso, da quest’aria precaria e soffocante per andare in un Paese venti volte più grande dell’Italia dove vivono 20 milioni di australiani, la terza parte di noi. Se hai tanto spazio, “No worries” come dicono loro. Non c’è problema, non c’è mai problema, non preoccuparti e, sottinteso, vai. “No worries” è anche una canzone che la senti spesso laggiù. “No worries” la canta splen- didamente una ragazza bionda di Melbourne, Holly Valance,Just wanna live, voglio solo vivere, you can swim, jump right in, ba-ba-ba-ba-ba, scoby-dobyd- bydop”.

12312092_10207046049182935_263951018_nVi manderò una cartolina d’auguri. Se ne spediscono cento milioni a Natale, in Australia, da quando John Sands ebbe l’idea di disegnare un cartoncino Merry Christmas, nel 1837, buon Natale, felice, bello, giocondo Natale. E quando tornerò, no worries, nonostante tutto.

Ps. Auguri anche dal canguro.

 

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