di Ernesto Santovito
Accerchiato, raggiunto, superato, sorvolato. Il Napoli di Sarri se n’era andato in vacanza ad un punto dalla vetta, sfiorava il Paradiso, ma quando gli è toccato riscendere in campo si è ritrovato dietro a tutti, con l’Inter più lontana vincitrice ad Empoli, la Fiorentina, passata a Palermo, avanti di tre punti e pure scavalcato dalla Juve che aveva passeggiato con l’inadeguato Verona
Insomma la serata non si presentava facile, oltre alle note insidie di ritornare a giocare dopo la lunga sosta natalizia che tanto avevano fatto imbestialire Sarri (“è assurdo fermarsi, nessuno sport professionistico si blocca per sette giorni come il nostro: bisognerebbe giocare durante le feste di Natale, ci sarebbero gli stadi pieni “) si aggiungeva il fattore psicologico di una vittoria indispensabile per restare agganciati al trenino dello scudetto. Bisognava rispondere, insomma, all’allungo di tutte le altre squadre di testa, non era possibile la minima distrazione.
Al Napoli è riuscita l’impresa di restare aggrappato alla testa del campionato, ma non è stato facile. Tutt’altro. Nonostante un Napoli schiacciasassi al San Paolo ed un Toro con due soli successi nelle ultime dieci partite, si è lottato sino all’ultimo minuto, su ogni pallone, la partita è stata dura, difficile e spigolosa e decisa da una prodezza Insigne, con un gran tiro dalla lunga e distanza, ed una bella azione corale conclusa dal felice inserimento di Hamsik a segno sul primo palo.
Fra le due reti azzurri il rigore (concesso per fallo tanto inutile quanto imbarazzante di Koulibaly) trasformato con freddezza da Quagliarella ancora una volta stupidamente fischiato dal pubblico azzurro.
Il Napoli ad un primo tempo a tratti sfavillante ha fatto registrare una ripresa di grande sofferenza, una squadra apparsa palesemente affaticata, a corto d’ossigeno e di forze. Un ottimo Insigne, sempre più determinante, un discreto Hamsik, un Higuain poco incisivo, un Koulibaly spesso confuso e sbadato. Curiosa l’espulsione simultanea dei due tecnici, Sarri e Ventura. C’è stato un momento che protestavano tutti.
Oltre ai tre punti, chissà a Napoli il Toro potrebbe aver anche lasciato qualcos’altro. Al San Paolo c’era anche il presidente del Torino Cairo e si sussurra che si sia parlato del solito Maksimovic. Una trattativa che va avanti da questa estate, chissà.