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I due colonnelli cambronne

di Giovanni Pasàn

Indignati, scandalizzati, inorriditi. Il sindaco indipendentista e movimentista dal Papartenope ha urlato la sua rabbia contro il governo e contro il Premier senza tanti peli sulla lingua, un po’ Giancarlo Cito  e un po’ Cetto La Qualunque , ‘o zappatore zapatista

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De Luca e De Magistris

“Mi dicono che sono il sindaco coi centri sociali. Ebbene sì, lo confermo. Io sto coi centri sociali e non coi casalesi, con Verdini, con Renzi, con Berlusconi, con Salvini. Io sto col popolo, il mio popolo.Non mi avrete mai! per fermarmi Il piombo fuso dovete usare. Non sono in vendita, non sono in vendita andatevene a casa. Renzi, vai a casa! E devi avere paura. Ti devi cacare sotto! Cacati sotto! Napoli Capitale, il Granducato di Toscana dietro!”

De-Magistris-caricatura-2px31n13ml7ttdnvgmcflsGiggino è scatenato incontenibile, uno tsunami.  “Oje vita, oje vita mia…, oje core ‘e chistu core…, si stata ‘o primmo ammore…, e ‘o primmo e ll’ùrdemo sarraje pe’ me!” Si è proprio o sindaco ‘Nnammurato, proprio come O surdato, anzi evoca dal palco il vecchio leitmotiv del tifo azzurro  tra un grido di guerra ed un inno d’amore…

Niente di nuovo sotto il sole del Vesuvio. Una “”jacovella” che dura da tempo, incancrenitasi con l’affaire Bagnoli, il commissariamento, la cabina di regia e quel posto vuoto del Comune di Napoli.

Del resto questa  “incompatibilità” con il governo della giunta dell’ex magistrato è sancita da tempo, anzi venne ufficializzata in un lungo post dal titolo “Napoli città derenzizzata“, con tanto di foto.

de-magistris-renzi-698948Un attacco frontale al governo e al premier non eletto dal popolo Matteo Renzi  accusato di “voler mettere le mani sulla città”.

“Con il governo Renzi- scriveva sulla sua pagina di Facebook De Magistris- si assiste ad una consolidata e preoccupante involuzione antidemocratica, un’accelerazione fortemente autoritaria dell’assetto istituzionale, tutta di stampo liberista. Contro le autonomie ed a favore di un centralismo anti libertario”.

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Napolitano e Sarkozy

Apriti cielo, il sindaco ha mandato a cacare  Renzi. Imbarbarimento, volgarità, ultimo gradino, politica sull’orlo del baratro ed un bel po’ di banalità del genere.

A parte il fatto che se volessimo prendere sul serio “il popolo del politicamente corretto” che si è scandalizzato ricorderemmo che la Corte europea per i diritti dell’uomo, ha sancito che abbiamo diritto di criticare, anche aspramente, i politici: tanto che i giudici di Strasburgo hanno assolto un francese che aveva dato del “coglione” all’allora presidente Nicholas Sarkozy. Per i giudici europei, infatti, il vilipendio al Capo dello Stato è un reato che non ha ragion d’essere nelle democrazie moderne: occorre garantire l’uguaglianza e la libertà d’espressione dei cittadini, anche nei confronti della più alta carica dello Stato. E ne sa qualcosa anche Giorgio Napolitano che una signora su Facebook aveva definito “testa di ca..o” e che il tribunale di Rovigo ha assolto proprio in base alla sentenza dei giudici di Strasburgo.

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I due colonnelli, De Luca e De Magistris

Ma non è polemica da prendere sul serio. Anzi. Chissà perché tornano in mente i personaggi di quel delizioso film di Steno “I due colonnelli” ( Totò e Walter Pidgeon) ed il celebre generale Pierre Jacques Étienne, visconte di Cambronne. Per due giorni ci siamo fatti cullare dall’indignazione  che ha sconvolto il dibattito politico con prese di posizione, scomuniche e squalifiche e con il presidente del Consiglio che, invece, di sorvolare ha impreziosito il confronto con una replica al veleno.Il Sindaco di Napoli mi insulta e minaccia con volgarità indegne di un uomo pubblico”.

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Renzi e De Magistris

E possiamo anche essere d’accordo col giovane Premier, però… vorremmo sapere dal presidente del consiglio che cosa ne pensa di chi rivolgendosi al suo competitor alle elezioni regionali (Stefano Caldoro) dal palco afferma “ è un pastorello di Capodimonte, una gassosa senza tappo” o nei confronti dell’ex Presidente della Provincia (Luigi Cesareo) dice “un essere che a definirlo umano si fa un oltraggio alla biologia…” o, ancora, parlando di padre Alex Zanottellisembra più un attore su un set cinematografico che un prete e meriterebbe una denuncia all’autorità giudiziaria…”  Ma non è tutto: di De Magistris ha detto “Questo giovanotto si è permesso di dire che il sindaco di Salerno è Pinocchio perché ha mancato a non si sa quale promessa. Pinocchio sarà lui e la sua rispettabile sorella…”

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Vincenzo De Luca

Quando si ha un leader come De Luca bisognerebbe contare fino a mille prima di affrontare certi temi. Quando si ha leader che con quella bocca crede di poter dire tutto quello che vuole, e lo dice, roba tipo “l’unica Severino che conosco è Mercato San Severino”, “smonto i campi dei rom e me ne frego di dove quella gente va a finire. A Firenze li integrano (il sindaco di Firenze era Renzi ndr)? Io li prendo a calci nei denti, il cielo stellato ce lo godiamo noi…”, “spero di incontrare quel grandissimo sfessato e pipì di Marco Travaglio di notte, al buio…” o, meglio ancora, “sono orgoglioso. In questo Paese siamo tutti indagati, non c’è un amministratore che non abbia avuto un avviso di garanzia. Chi non ce l’ha sennò è una chiavica…” quando, dicevamo, si ha come leader un politico del genere di De Luca, la migliore tattica e sorvolare, lasciar perdere, far finta di niente. Il silenzio è d’oro. Se non si vuole (naturalmente invocando la Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo) essere tutti mandati a cacare

 

 

 

 

 

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