di Adolfo Mollichelli
Il Napoli in serata risponde alla Juve che nel pomeriggio aveva schiantato il Sassuolo con doppietta di GH, lo nominiamo? Insomma Gonzalo Higuain (più Pjanic). E passeggia a Palermo con una superiorità netta, irridente. Apre Hamsik all’ottantaduesimo gol in azzurro, uno in più di Maradona, poi doppietta di Callejon, la seconda consecutiva
Non c’è stata partita. Troppo scarsa e inconcludente la creatura di Zamparini affidata all’ex azzurro De Zerbi, in tribuna per squalifica e sostituito in panchina da Possanzini. Le novità iniziali di Sarri sono: Insigne per Mertens, Maggio per Hysaj e Zielinski per Allan. Il belga ed il brasiliano entreranno a partita in corso. Spazio anche per Gabbiadini per Milik.
Porta bene la kombat skin, la maglietta leggera ed aderente cucita addosso agli azzurri dalla Kappa su consiglio dello staff azzurro: così sarà più difficile per gli avversari operare trattenute.
Diavoleria dei tempi moderni. Ecco perché i nostri eroi in azzurro tanto assomigliano allo storico monumentale Big Jim: tessuto attillato e torace e spalle che sembrano tutti fusti, anche Lorenzinho che si è dipinto i capelli di giallo con sfumatura bianca mentre la barba è sempre nera.
Il “la” alla vittoria – e la risposta a traditor Gonzalo – l’ha dato Hamsik capitano
coraggioso in avvio di ripresa con un gol in seguito ad inserimento centrale, una sua specialità.
Semplice semplice l’uno-due di Callejon il torero. Seconda marcatura agevolata dal goffo intervento di Posavec, il croato che difende, si fa per dire, la porta del Palermo per volere di Zamparini.
Irridente la superiorità degli azzurri che hanno dominato i rosanero (reduci dal pareggio in casa dell’Inter) senza neppure doversi spremere più di tanto. Senza più GH – la cui importanza nella manovra d’attacco è stata rimarcata da Sarri – rivisti i meccanismi di inserimento dei centrocampisti, con evidenti benefici per capitan Marek. Che ha trovato un eccellente compagno di viaggio, ed alter ego, in Zielinski polacco meraviglia forse più di Milik che pure non è dispiaciuto.
È partito l’inseguimento alla Juve che è a punteggio pieno. Ora spazio alla Champions. Martedì a Kiev contro la Dinamo che fu la squadra di Rebrov e Schevchenko. Buona ouverture europea, azzurri.