di Adolfo Mollichelli
Mercato chiuso il 31 agosto, spesi 700 milioni che non sono bruscolini. Ci sono state strane trattative. Alcune virtuali, come quella che ha (non ha) riguardato Cavani al Napoli. Altre da spettacolo, come quella concernente Icardi in azzurro, con paparazzi impazziti ad inseguire De Laurentiis e Wanda Nara moglie, fattrice e procuratrice. Altre ancora comiche. Witsel, a Torino a fare le visite mediche, bloccato dal “no” di Lucescu a San Pietroburgo allo scoccare dell’orafatidica. Maksimovic che ce la fa in extremis a raggiungere Napoli con un volo privato. C’è chi sorride e chi è incavolato
A Mino Raiola che ha intascato milioni e milioni di euro. La casa a Montecarlo costa. Ricchissime commissioni grazie ai suoi assistiti.
Due affaroni su tutti: Pogba (Juve) e Ibrahimovic (Psg) al Manchester United. Ma anche con Kante (Leicester) al Chelsea l’ex pizzaiolo ha guadagnato, eccome. Spiccioli con Balotelli da Liverpool a Nizza ma non si può avere tutto dalla vita!
Alla Juve. Se avesse preso anche uno tra Mateuidi e Witsel avrebbe preso lo stesso voto di Raiola. La verità è che Marotta si è fatto fregare prima dal superprocuratore (possibile che non abbiano ragionato in termini di do ut des? anche Matuidi appartiene alla premiata scuderia) e poi da Lucescu. Sontuosa comunque la campagna di rafforzamento della Juve. Che può anche definirsi di indebolimento delle rivali. Al Napoli ha tolto Higuain, alla Roma Pjanic.
E poi: Pjaca che potrebbe diventare un crack, quel mattacchione di Dani Alves cantante, ballerino e chitarrista e Benatia che se sta bene è difensore di valore mondiale e il ritorno del jolly Cuadrado dopo l’okay di Conte che lasciò la Juve un pomeriggio all’improvviso anche perché non era arrivato il riccioluto colombiano dall’eterno sorriso.
Stranezze del calcio. Bianconeri strafavoriti per il sesto titolo consecutivo? In effetti, Allegri ha a disposizione due squadre di grande valore, ventidue titolarissimi. Giochi già fatti? Non saprei. Credo che l’annata dei bianconeri si decida algebricamente: più Higuain meno Pogba, quale segno prevarrà?
A De Laurentiis, uno spettacolo! Ha fatto di tutto nella prima estate senza Gonzalo, perfino il rafting. Ha navigato un fiumiciattolo pagaiando tra pietre bianche ed enormi come uova preistoriche…oddio mi sto perdendo nell’incipit di cento anni di solitudine. Ha cantato Aureli(an)o chi non salta juventino è con goffi saltelli liberatori, lui davanti sul ponte di legno e dietro i suoi scudieri, per esorcizzare l’adios più ricco della storia. Con finto rammarico perché 90 milioni di euro altro che profumo di soldi!
Ha girato per vie meneghine con Wanda Nara appresso che aveva sotto a un braccio una cartella professionale con tutte le clausole (sue) del giovin marito, oh Maurito. Vediamo che cosa si può fare, le va di recitare in un panettone? ho il titolo pronto “Asado a Ferragosto“. Poi, si è ricordato che Maurito, insomma Icardi, era sotto contratto eh no! Così non va, perché poi come faccio a far credere ai tifosi che so’ piezze e’ core che Marotta è stato scorretto? La clausola rescissoria che è come un quadro esposto con tanto di prezzo e chi può e vuole l’acquista? Ma non ci capiranno mai niente e se la scorderanno. Me gioco ‘a capoccia come diciamo a Roma. Addio Wanda, peccato che non sia un pesce!
Al Napoli. Mi intriga la squadra messa su, anche senza Gonzalo
dei gol. Li faranno il polacco Milik che si chiama Arkadiusz – e dagli
con Garcia Marquez – e Gabbiadini il bergamasco di poche parole che ha un nome da torero: Manolo, e qui vi tocca Luis Sepulveda un altro colosso della letteratura (perdonatemi!). Gli esterni meraviglia (d’attacco) sono rimasti tutti: Mertens sempre più Speedy Gonzales ed anche un po’ Garrincha nel senso che come il grande Mane‘ ha una finta sola ma basta ed avanza; Callejon che dà una mano dovunque ed ha pure il vizietto del gol; e Insigne alla ricerca di un po’ di cose: la Nazionale perduta dopo gli Europei, il posto da titolare che Dries si è preso di diritto, un contratto che sia degno di essere firmato.
Napoli proiettato nel futuro. Con Diawara, Zielinski e Rog che vanno ad aggiungersi a Jorginho, Allan ed Hamsik.
Sarri ha tra le mani centrocampisti di valore assoluto e giovanissimi (i primi tre) ed è risaputo che chi possiede fosforo, tecnica e muscoli in mezzo al campo può avviarsi verso i sentieri del successo.
La Juve degli ultimi cinque anni ha primeggiato perché poteva schierare – e far ruotare – nel cuore della manovra campioni del calibro di Pirlo, Vidal, Pogba, Marchisio, Khedira. Dopo un anno e mezzo di corteggiamento è approdato in azzurro il difensore serbo Maksimovic. Un’autentica telenovela. Per carità, un buon difensore purché impari a limitare la foga in eccesso che mette negli interventi cosiddetti disperati.
All’Inter. Perché i colpi grossi sono costati fin troppo: Joao Mario 40 milioni, Gabigol 29, Candreva 22. Tra spese ed entrate, il saldo è stato di meno 102,9. E meno male che Banega è arrivato a costo zero. Va bene Suning ma i cinesi in nerazzurro stanno già cominciando a sudare. E dà pensieri la scelta di de Boer in panchina.
O meglio, le scelte operate dall’olandese per le prime due partite di campionato. Se Banega gioca davanti alla difesa e Medel molto avanti, tanto da trovarsi più dello stesso Icardi in zona gol, vuol dire che qualcosa, anzi molto non va.
A Ferrero. Zitto zitto, quatto quatto, tra una lite e un’altra ancora con Cassano (che si allena con i ragazzini della Primavera e che non ha nessuna intenzione di andara tirare calci da un’altra parte ) ha portato in blucerchiato un fior di giocatore: il centrocampista belga Praet. Un’operazione realizzata anche senza svenarsi: 9 milioni. Davvero una inezia per i prezzi che si sono visti in questa sessione di calciomercato.
Al Torino. Che ha scelto un portiere inglese. Hart è un nazionale, ma scarso come lo sono un po’ tutti gli estremi difensori britannici, Springett, Simpson e Banks appartengono al giurassico. Guardiola non ci ha pensato su due volte a dare il benservito ad Hart che, pensate un po’, dicono, porti sfiga.
Leggi gli infortuni di Ljajc e Belotti. Regia affidata a Valdifiori e vedremo se tornerà il play di Empoli o la gatta morta di Napoli.
Alla Roma. Pallotta pensa più allo stadio di proprietà che alla squadra che intanto è stata retrocessa in Europa League dicendo addio ai tanti soldini in più che la Champions assicura.
La novità è Peres dagli occhi piccoli e dalla corsa lunga. Un altro esterno per Spalletti sempre più filosofo: Paredes e Strootman migliori di Pjanic. Ma forse era soltanto una bestemmia.
A diverse squadre. Alla Fiorentina che non ha messo a segno alcun colpo da novanta ed ha perduto Alonso. Al Chievo che però è già bello e compatto di suo. Al Pescara che ha accolto Aquilani, ma in compenso ha una guida che intriga: il bravo Oddo.
Al Bologna che ha sì immesso esperienza con Torosidis e Dzemaili ma forse aspetta l’esplosione di Di Francesco figlio d’arte.
All’Empoli impoverito di Martusciello (resta da vedere quanta voglia abbia ancora Gilardino di cantare e portare la croce).
Ai cinesi del Milan che o sono sparagnini o sono in bolletta. Nel secondo caso potrebbero non blindare Donnarumma richiesto nientemeno che dal Real Madrid.
Hanno comunque promesso che a gennaio spenderanno 100 milioni. Resta da vedere come li spenderanno. E se li spenderanno mai.
Un voto speciale, intanto, per il nuovo allenatore Montella che sta dimostrando di essere paziente, come Giobbe.
A Zamparini. Che crede di fare le nozze con i fichi secchi.
Ha accolto Diamanti dalla Cina e del resto si dice che un diamante è per sempre, ha scovato e vuol lanciare nel grande calcio illustri sconosciuti, ma non credo che stavolta abbia pescato un nuovo Dybala o un nuovo Vazquez. E poi ha mandato via Ballardini, ancora una volta!
Infine nessun voto ma discreta fiducia alla Lazio che se recupera il rapporto con Keita potrà divertirsi. Fiducia anche nell’Udinese, il Sassuolo, il Cagliari, il Genoa. Auguri a Crotone, Atalanta e Palermo.