Franz Krauspenhaar

Franz Krauspenhaar

Scrittore e poeta milanese di origine tedesca per parte di padre, madre calabrese. Autore poliedrico, attento alla forma e alla varietà delle esperienze letterarie possibili.

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I cazzotti di Elena
le cazzate di Clemente

di Franz Krauspenhaar

L’espulsione dal GF di quel cazzone peso massimo di Clemente Russo è solo l’ultima trovata di una tivù che non vale più nulla, una tivù morta che specula su una riprovazione di striscio. Per me un’espulsione per una cazzata detta alle tre del mattino al cazzone numero due Bettarini non vale nulla, né in termini morali ne’ giuridici, soprattutto se avallata da uno come Signorini, che fa più o meno lo stesso infimo mestiere di Corona, e dalla moglie di Totti, una che offende l’allenatore del marito a mezzo stampa, chiamiamola ancora così

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Alcuni dicono che parlare di un fenomeno mediatico non ha senso, che l’essere mediatico rende tutto posato sull’appiattimento di un forsennato nonsense. Io non sono d’accordo.

Semmai è fenomeno, oggi, solo ciò che viene dai media, in uno spostamento della realtà che ha del prodigioso, se pensiamo solo a pochi anni fa.

 

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Franz Krauspenhaar

I social hanno finito il lavoro, sono i killer della realtà, rispondendo alla chiamata a gran voce dei media “larghi”, nel senso di “large”. Dai media e dai social arrivano, nel contempo, le notizie annacquate sulla presunta identità di Elena Ferrante, concorrente mille volte nominata del “grande fratello letterario”. Si accendono i fuochi del belante balbettio dei blog e di Facebook, la madre snaturata di tutte le pettegole.

Anita Raja

Anita Raja

Elena Ferrante, autrice di successo ma mai comparsa ai più come Thomas Pynchon, sarebbe la moglie, traduttrice di successo, dello scrittore Domenico Starnone.

Nessuno si capacita del fatto che la signora napoletana sia l’autrice di cui da decenni si cercano le spoglie viventi. Ma come, la signora è così affabile… In effetti la Ferrante l’avevamo immaginata scostante, immobile, o frantumagliata in mille pose diverse, come una diva al congedo, come una sorta di Gloria Swanson da sempre non ripresa, non illuminata dalle luci degli studi.

Olympic Games 2012 Boxing

Clemente Russo

E se è ridicolo prendersela col giornalista che l’ha scovata seguendo le tracce finanziarie della scrittrice, che l’hanno portato a delle case acquistate coi guadagni finalmente cospicui circondando la casa editrice e/o, perché il mattone, come per Litizzetto e mille altri vip, fa consistenza finanziaria, è anche ridicolo criticare la signora per il suo sotto il silenzio niente, per l’essersi cautelata furbamente, prendendo due piccioni con una fava: nascondersi al pettegolezzo editoriale per una vita, accendere un’insana curiosità sulla propria identità, fino alla capitolazione.

Col nickname il libro è più interessante? Può darsi.

 

 

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