di Adolfo Mollichelli
Nei rispettivi campionati Napoli, Manchester City, Shakhtar Donetsk e Feyenoord sono squadre che prediligono la fase offensiva: l’anno scorso hanno realizzato più di trecento gol in centotrenta partite
Per la seconda volta consecutiva in Champions e non era mai accaduto. Dimenticata la freddura bilbaina. Solo il Milan qualche anno fa aveva superato prima della notte azzurra in costa azzurra il preliminare che nasconde insidie non da poco. E, comunque, è ufficiale: il Corno che verrà sul Lungomare liberato già produce effetti positivi.
Pur essendo in terza fascia – come la Roma – al Napoli va di lusso. Gruppo F come fortuna. Insieme con Manchester City, Shakhtar Donetsk e Feyenoord . Sarri aveva sognato l’Old Trafford. Ci andrà vicino ma dovrà accontentarsi dell’Etihad. Zio Maurizio contro Pep Guardiola e sarà un bel vedere. La supremazia nel girone sarà decisa a colpi di triangoli ravvicinati di un certo tipo. Sarrismo e guardiolismo a confronto.
Due mentalità simili con interpreti diversi, naturalmente. Il tiqui taka più verticale di zio Maurizio contro quello più orizzontale di Guardiola che però sta apportando le variazioni del caso perché il Kun, cioè Aguero (ex genero di Maradona) s’è un po’ rotto della pelota a te-a me-a lui e s’aspetta qualche verticalizzazione in più: gracias, mister.
Il City s’è rinforzato a cominciare dal portiere (Ederson) per proseguire con Mendy e Bernardo Silva. Il portiere, già. Poiché non c’è un Neuer da acquistare si confida nella bontà di Reina – richiesto dal Psg – nel senso che non voglia far pagare ad Aurelio Primo il gran rifiuto del rinnovo.
Napoli e Manchester City si giocheranno i primi due posti nel girone. Gli ucraini del Donetsz, che pure hanno vinto il campionato e gli olandesi del Fejenoord dovrebbero essere destinati a recitare come comparse. Due compagini tignose, vogliose, fisiche questo sì ma per carità niente di che visto e considerato il valore complessivo delle partecipanti al gran ballo d’Europa.
E’ andata così così ai vicecampioni della Juve. Che incrociano sulla loro strada (otra vez) il Barcellona che avrà voglia di rifarsi dopo le batoste recenti tra Torino e ritorno. Intanto, il Barcellona ha provveduto a rimpiazzare Neymar con il nuovo asso del Borussia Dortmund: Dembelé. Completano il girone i greci dell’Olympiakos (lo stadio del Pireo è una bolgia autentica) ed i portoghesi dello Sporting, un’assoluta novità per i bianconeri, mai incontrati.
Alla Roma dell’ambasciatore Totti non è riuscito il tocco fortunato e complice Shevchenko ha portato in dote a Di Francesco e compagnia bella il Chelsea di Conte (sempre che Abramovic non lo cacci prima) e l’Atletico Madrid del Cholo Simeone, più gli azerbaigiani del Qarabag tignosetti ma nulla di più.
Intrigante la compagnia dei campioni del Real Madrid: Borussia Dortmund e Tottenham più i ciprioti dell’Apoel. I “paperoni” del Psg (riusciranno i qatariotini ad andare almeno in finale a Kiev?) se la vedranno col Bayern di Monaco per il primato nel girone. Nettamente inferiori le altre due: Anderlecht e Celtic.
Equilibrato il gruppo con Monaco, Porto, Besiktas e Lipsia la sorpresa della passata Bundesliga. Super fortunato il Liverpool che se la vedrà con Spartak Mosca, Siviglia e Maribor. Colpo da lato B per Mourinho. Il suo Manchester (l’avversario che Sarri tanto desiderava) avrà come dame di compagnia Benfica, Basilea e Cska Mosca.
Assegnati a Montecarlo i riconoscimenti Uefa. Miglior portiere Buffon. Miglior difensore Ramos. Miglior centrocampista Modric. Miglior attaccante Cristiano Ronaldo. Buffon ha sospirato. Stavolta è andata meglio che a Cardiff: Juve 1 Real 3.