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Maraduro. El pibe de odio

di Javer Ceriani *

Pubblichiamo la lettera al Clarin di Javer Ceriani, giornalista argentino che lavora a Miami, su Maradona. Una requisitoria spietata che incarna il sentimento di grande parte dell’Argentina. Un Paese che ha più odiato che amato el pibe de oro, e non solo oggi quando ormai è la parodia di un campione e fa sceneggiate e feste di piazza, marchette dove balla e canta come un comico qualsiasi, basta pagare. L’Argentina ha respinto Maradona anche quando era un grande calciatore: ricordo a Buenos Aires quando per sposarsi dovette affittare la tenda di un circo, tutti gli alberghi ed i grandi circoli ai quali si era rivolto non vollero “sporcarsi” ospitando la sua festa. Ricordo gli sputi e le grida delle centinaia di persone fuori dell’ufficio del Registro Civil per le nozze. Si sfiorò una gigantesca rissa. Per Maradona vale quello che della sua vita scrisse Edoardo Galeano, cantore del calcio: “gioco, vinse, pisciò, fu sconfitto”. (gps)

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Javier Ceriani

Ciao Diego. Sono Argentino, vivo da  14 anni a Miami, sono emigrato perché nel mio Paese sentivo che i miei sogni non avevano futuro. Mi ha fatto male  lasciare i miei genitori che erano anziani,  i miei nipoti che erano giovani. Amavo ed ero riamato dalla mia famiglia. Ho sempre avuto nel cuore e nell’anima la mia amata Argentina. Dall’esterno ho cominciato ad amare il tango e sono diventato ancora più orgoglioso della nostra carne, della nostra Buenos Aires.

Quando sono arrivato a Miami, molti mi dicevano: “Qui gli argentini non li vogliono, non avrai successo con quell’accento, con i capelli lunghi e la passeggiata spavalda”. Essere argentino è un grosso problema nel mondo, ma anche motivo di grande soddisfazione e di orgoglio: Carlos Gardel, Evita Peron, Juan Manuel Fangio, Osvaldo Pugliese, Jorge Luis Borges, Sandro, Facundo Cabral, Charly Garcia, Papa Francisco …

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C’è stato un tempo in cui tutto il mondo associava Maradona all’Argentina, ricordi? Ti chiamavano “El Pibe de Oro”, eri paragonato a Dio, tu eri  tutto il mondo e con le gambe facevi incantesimi, magie, e ci hai fatto anche piangere. Ma la realtà è un’altra, Maradona, non sei Dio, non lo sei mai stato, mai … Tu non eri  altro che un buon giocatore di calcio argentino, uno dei migliori fino a quando la droga e i tuoi atteggiamenti non ti hanno sotterrato.

Sì, Maradona sei stato espulso da un campionato mondo, sei risultato positivo al doping: indossavi la nostra maglia, quella della nostra nazione. Diego Armando col tuo comportamento ti sei allontanato dal quel “dono” divino, l’orgoglio argentino, la lista dei nostri eroi, idoli e sostegno del celeste e bianco. Non  sei più tra i grandi, Maradona non si accosta più a Borges o Gardel, ma neanche a Messi o Campanella che ha vinto un Oscar.

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Nel nostro mondo Maradona sei scomparso, da molti anni, moltissimi,  allontanandoti anche dai nostri cuori, che per te non battono più e non sentono più nulla. C’è solo tristezza, ricordando quello che eri e vederti  poi cadere in un abisso di tenebre e soccombere nell’inferno, distruggere la propria immagine, esattamente quello che un grande atleta non dovrebbe mai fare o essere.

Ammettilo, sei un fallimento, un uomo pieno di risentimento e pieno di odio a causa della tua follia e della tua miseria. Maradona, sei nato povero e tale morirai, una povera anima, mente e corpo che è già ben consumato per mille abusi e sangue contaminato. L’ignoranza e la mediocrità non si si eliminano, anche sei hai un sacco di soldi ed hai fama e successo. E l’ignoranza ti porta a non sapere  la realtà dei cubani e ti fa essere distante distante dalla sfortuna dei nostri fratelli venezuelani …

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Maradona e Maduro

Diego Armando sei un mediocre, perché sei arrivato a metà del campo senza segnare e perché ti ritrovi da solo. Maradona oggi sei per molti argentini una realtà estremamente negativa povera ignorante della vita è della storia attuale.

Stai “partorendo”  bambini indiscriminatamente, l’unica cosa che puoi e gestire è un circo donne di cui abusare e dittatori con i quali ti vendi come una  prostituta .. calandoti i pantaloni.

Former Cuban leader Fidel Castro meets former Argentine soccer player Diego Armando Maradona in Havana

Maradona e Fidel Castro

Maradona, da anni  sei un imbroglione, bugiardo: pensi di essere il migliore mentre il mondo ride di te per la vita che hai condotto, l’idiota che sei stato consumando  cocaina a L’Avana, ubriacandoti con il tuo amico Castro, orge e droga con donne e uomini,  sostenendo sanguinari governi comunisti, oppressori, violenti e abusivi, ricevendo da loro soldi sporchi, denaro, come in questo ultimo caso,  che appartiene al popolo venezuelano. Il denaro porta la maledizione di sangue innocente la morte di giovani venezuelani che cercano la loro libertà e dignità.

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Ti danno i soldi per dire che sei un soldato ma noi sappiamo che sei un codardo una che la fa a letto…

Per molti argentini nel mondo oggi Maradona è disgusto e dolore. Vorrebbero quasi scusarsi di essere argentini come te, che Dio ti dia misericordia per il tuo ego e superbia.I giorni della tua gloria resteranno solo in un vecchio video di Youtube Mondiale 86′ … Solo per quella mano, “la mano di Dio”, però quel giocatore per molti è morto da tempo …

maradonabrucia1Come argentino residente in Miami, dove ho imparato a rispettare il dolore di tutti i paesi dell’America, mi scuso con tutti i venezuelani per le tue parole e per il denaro preso da questo governo Venezuelano per spenderlo in droga e donne.
Chiedo scusa al mondo per te, che hai usato i colori della mia maglia  tante volte per distruggere e denigrare un Paese. E nella speranza che i prossimi anni, il prossimo idolo dello sport argentino, dia un’immagine pulita del calcio argentino, una immagine di pace di rispetto per la vita, e che Dio voglia che un mai più un nostro campione  debba ripetere il declino patetico umano e sportivo di un uomo ridicolo come hai dimostrato di essere tu.

Voglio gridare al mondo che Diego Armando Maradona non rappresenta i valori o lo spirito o il cuore degli argentini: anzi incarna spesso tutto ciò che non vuole essere il popolo argentino. Mi scuso con il popolo del Venezuela per questo inutile essere.

 * conduttore televisivo e  blogger dell’Huffington Post Usa

 

 

 

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