Archivio tag: Renzi

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Per un pugno di voti

 di Ottorino Gurgo

 Verrebbe da dire, prendendo a prestito il grido lanciato dal patibolo dalla viscontessa Roland de la Platière: “Oh, campagna elettorale! Quanti delitti si commettono in tuo nome!”. È di tutta evidenza l’incidenza che certamente ha avuto nella campagna elettorale, ormai totalmente cominciata, nella polemica sollevata da Matteo Renzi nei confronti del governatore della banca d’Italia Ignazio Visco e, in nome della par condicio, non si può ignorare la presa di posizione del suo “dirimpettaio” Silvio Berlusconi dopo i referendum per l’ampliamento delle autonomie regionali che si sono svolti in Lombardia e nel Veneto. Continua a leggere

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Non è mai troppo tardi per cambiare la Rai

di Gerardo Verolino

E mentre vogliono far credere alla gente che, in Italia, esista un fondato pericolo, a settant’anni  dalla sua fine,  di una possibile ricostituzione di un fantomatico partito fascista perché su di una spiaggia italiana, qualche nostalgico buontempone, ha attaccato al muro due manifesti di Benito Mussolini, scatenando un dibattito che da quest’estate continua imperterrito e  chissà per quanto continuerà ancora, ecco che, sotto silenzio, ogni giorno, si manifestano piccoli “fascismi”, o abusi, o soprusi, chiamateli come volete che lo, Stato democratico ci infligge. Continua a leggere

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Una Repubblica fondata
sul lavoro nero

di Ottorino Gurgo

Un nuovo caso ha scosso il mondo politico sino a costringere il governo a far ricorso al voto di fiducia e a mettere addirittura in discussione la sopravvivenza della legislatura: il caso dei voucher, i buoni che permettono di regolarizzare il cosiddetto lavoro occasionale. La loro “storia” è nota: contestati dalla Cgil di Susanna Camusso, i voucher sono stati oggetto di una richiesta di referendum abrogativo dichiarato ammissibile dalla Corte costituzionale. Per evitare la consultazione popolare, i voucher sono stati aboliti dal governo che li ha ora riproposti, sia pure in forma diversa, nella “manovrina”. Continua a leggere

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Il mare di Bagnoli
non bagna Napoli

di Paolo Isotta

Sono iscritto al Partito Radicale; gli altri organismi dei quali faccio parte sono la “Luca Coscioni”, la “Lipu”, il “WWF” e un circolo nautico. Però l’anno scorso sono stato a votare alle primarie napoletane del Partito democratico (quello che i cretini chiamano “i democrat”) e ho votato per Antonio Bassolino, per il quale ho fatto anche il po’ di propaganda che mi era possibile. Domenica alle primarie dello stesso partito per scegliere il candidato Presidente del Consiglio a votare non sono andato. Non sono andati anche parecchi napoletani di spicco: per esempio l’avvocato Claudio Botti e il filosofo Roberto Esposito, ch’era mio compagno di banco al ginnasio. E nemmeno Bassolino. Continua a leggere

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Le sorprese amare

di Gianpaolo Santoro

Una Pasqua piena di sorprese. Amare. Due buffi personaggi fanno a chi ce l’ha più grosso (il sistema nucleare) e si divertono così. Sembra un fumetto. Stava per scoppiare una guerra a loro insaputa, perché questi saranno anche capaci di colpire un obiettivo a chilometri e chilometri di distanza ma non sanno neanche scrivere un comunicato. L’agenzia di stampa cinese Xinhua ha diramato un dispaccio d’agenzia che ragguagliava il mondo che un missile era stato lanciato nel giorno dell’anniversario di Kim Il Sung. Uno schiaffone a big Donald, altroché. Ed ora l’America? Bloomberg Cbs e Cnn rilanciavano la notizia, scattava la grande emergenza, ci siamo trovati all’alba della guerra, per la bufala di un cronista che chissà cosa aveva per la testa… E conoscendo le gesta di leader Kim chissà se quel poveretto la testa ce l’ha ancora. Continua a leggere

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Renzi e De Magistris, “i ladri di Napoli”

di Paolo Isotta

In esordio, una premessa. Oggi si abusa dell’aggettivo “populista”. Il “populismo” è un movimento politico preciso con proprie caratteristiche il quale ha, per esempio, portato nella Russia zarista all’abolizione della servitù della gleba. Salvini, Grillo, De Magistris (e, aggiungo io, in parte Berlusconi e Renzi), definiti sprezzantemente “populisti”, magari lo fossero! Sono invece “demagoghi”, giacché si rivolgono alla piazza sollecitandone gl’istinti, a volte bassi, a volte sacrosanti, ma sempre illudendola con promesse che non potranno mantenere mai e della illusorietà delle quali sono perfettamente consci. Continua a leggere

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Avanti populisti, alla riscossa…

di Emiddio Novi

Dopo la scissione del Pd s’è aperta un’autostrada per portare al potere i populisti italiani. Banchieri, lobby delle multinazionali e saccheggiatori francesi, tedeschi e cinesi sono impauriti e con i loro giornali e media spingono per una ricomposizione della rottura; si sono accorti che Renzi  col suo delirio di onnipotenza sta facendo il gioco persino di Berlusconi.

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