di Luisella Pescatori

Mettiamo il festival nelle sue mani, la rassegna di colpo acquisterebbe uno spessore diverso. Sarebbe l’elogio della canzone italiana. #vogliamoranieriallaconduzionedelfestivaldisanremo

Massimo Ranieri

Scrivere di Massimo Ranieri è come mettere al microscopio molecole biologiche e svelare atomi di me, della mia infanzia, per esempio, quando avevo 4 anni ed il mio mangiadischi arancione riproduceva in loop le sue canzoni, “Erba di casa mia” è la mia preferita con un testo che è pura poesia, direi quasi profetica. O del Teatro. Il mio amore artistico per lui è pura verità ed il mio cuore musicalmente parlando, è tutto napoletano.

Sogno e son desto 2, in onda in prima serata su Rai 1, il sabato sera, è la fortunata ripresa dello show televisivo, già andato in onda a gennaio di quest’anno, sapientemente condotto da Massimo Ranieri e tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Ranieri e Peirce. Un evento di raffinata eleganza e di bravura, Ranieri snocciola sul palco collaborazioni con maestri e talenti del panorama artistico nazionale ed estero, condotti con sapienza, abilità teatrale e ginnica. Sì, perché Ranieri non delude mai le aspettative, è un artista generoso e assoluto, canta, balla, recita, sa creare quel vivido legame creativo con il palcoscenico, il suo elemento naturale, e si misura in duetti e performance sempre sorprendenti, le coreografie portano la firma di Franco Miseria e l’orchestra è diretta da Fio Zarotti.

Boy George e Al Bano

È straordinario vedere in scena la pop star degli anni ’80 Boy George, oggi artista di misura, ed in forma fisica perfetta, cantare con l’inossidabile Al Bano e Massimo Ranieri, divertirsi e fare spettacolo, sostenuto dalla maestria vocale dei due mostri sacri. Chapeau ad Al Bano che simpatico sì, simpatico no, ha la potenza di una Ferrari nella spinta propulsoria del diaframma ed è sinonimo di virtuosismi vocali. Ad uno come Al Bano, uno nel senso che come lui nessun altro, perdoni anche quella spocchia che ha proprio per il fatto di essere sé stesso. No, dico, è Al Bano, c’è altro da dire? Impeccabile presenza scenica: lo spettacolo è la sua voce, nuda. Ranieri, allontanandosi con Boy George verso il fondo, gli lascia la scena, per le battute finali del suo intervento, e Al Bano prima di ripartire col vocalizzo di chiusura, da vecchio burlone, gli dice “Guarda che i bagni sono a sinistra del palco”. Ranieri voltandosi gli rilancia un sonoro “Canta cretino!” e tutto questo ci fa divertire, molto.

Massimo Ranieri e Gianna Nannini

In questa seconda edizione, compagni di palco di Ranieri, sono Simona Molinari (non Ventura come l’ha chiamata Ranieri) eclettica artista, cantante, ballerina attrice di Teatro, che incarna lo stile, la grazia, la bellezza e non ultimo il talento e Morgan che non delude mai quando può esprimere tutto il suo potenziale artistico su un palco.

La puntata è un continuo susseguirsi di ospiti importanti Tullio Solenghi, Elio, Caparezza e Vittorio Grigolo, e si  celebrano artisti che hanno fatto storia, D’Anzi, Quartetto Cetra, Carosone, Gaber e Califano. Ranieri ha un elenco di ospiti da fare invidia, tutto il palinsesto di un anno è già soddisfatto in tre serate.  Appaga lo spettatore, lo spettacolo c’è e c’è tutta l’arte partenopea e qui, sono svenuta dalla gioia lo ammetto, è entrato in scena il mio amore musicale numero 2: Pino Daniele.

Pino Daniele e Massimo Ranieri

Lo spettacolo per me lì ha raggiunto l’acme! Grandi canzoni, grandi interpreti, Napule è… loro, Voi, come ho twittato in diretta, ed il tweet è schizzato tra i preferiti di uffici stampa e fans. Eh sì perché come ogni evento live che si rispetti #sognoesondesto2 è seguito in diretta su Twitter e mentre Jovanotti twitta complimenti e lodi a Ranieri, tra Jovanotti e Ballandi (produttore del programma) nasce uno scambio, Jovanotti coinvolge il suo “manager” Fiorello” e dal cazzeggio alla realtà fino alla concretezza ci sta l’abilità ed il guizzo scenico di Ranieri che, avvisato dell’intervento sul social, dichiara in diretta Tv: “Mi hanno detto che il mio amico, anche se ci conosciamo da lontano, Lorenzo Jovanotti, ha scritto un Twitter (…e vabbuò l’errore è veniale!) facendo i complimenti a questo programma. Io lo ringrazio tanto e mi hanno detto… no, ma mi rivolgo direttamente a te… Ué’ Loré, m’hanno detto che vuoi duettare con me su Perdere l’amore, ma in una tua versione, quella della motocicletta. Io ti aspetto. Io sto qua. Io t’aspetto Loré, la settimana prossima se ti va. Un abbraccio, un bacione… Quant’ sì bell’ Loré, quanto sì bell.”

Jovanotti

Jovanotti declina, sabato è negli Usa a registrare ma ringrazia sempre via Twitter ed è facile intuire la potenza dell’accerchiamento via social che si libera nel “tutto possibile” tipico del web, si aprono strade, occasioni ed in tempi strettissimi si decidono strategie, si vincono battaglie o si perdono partite. Twitter è il social con il più alto potenziale comunicativo. E mentre tutto ciò accedeva, con un occhio a Twitter ed uno allo schermo io facevo, tra me e me, alcune riflessioni: perché la Rai non lascia carta bianca a Ranieri su Sanremo? Con la potenza comunicativa di Ranieri, col suo istrionico talento, e grazie alla sua abilità di selezionare straordinari compagni di lavoro, ci regalerebbe un Sanremo che saprebbe inchiodare allo schermo, o all’iPad, l’Italia intera. Pensate ad una direzione artistica di Ranieri con voce in capitolo nella scelta di cantanti e di testi, immaginate un Sanremo elegante dove la canzone italiana possa essere la vera protagonista e vincitrice assoluta. Pensate a duetti di Ranieri con gli interpreti, pensate a partner come Fiorello, Jovanotti, la stessa Molinari, che presentano e si esibiscono con gli ospiti in un una kermesse canora sostenuta dall’istrionico Ranieri, all’insegna della sua straordinaria eleganza e del suo amore per il Teatro. Sogno e son desta, e mi pare una buona idea e quindi ho aperto, su Twitter, l’hashtag #vogliamoranieriallaconduzionedelfestivaldisanremo

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