di Mimmo Carratelli -
Un giorno all’improvviso, come si cantava al San Paolo in tempi di festa ormai lontani, il COVID-19, micidiale sconosciuto, settimo e più aggressivo agente della perniciosa famiglia dei coronavirus, un cosino piccolo un ottantamiliardesimo di un metro e anche meno, ha risucchiato il caos di Napoli. Fuaaahh. Il caos non c’è più. Non c’è più Napoli in terza fila, non c’è più Napoli impaziente e numerosa alle fermate degli autobus, non c’è più Napoli nei bar e nei ristoranti, non c’è più Napoli sul lungomare, non c’è più Napoli che spara e che spaccia. Non c’è più Napoli. La città è deserta. Continua a leggere