Archivio mensile:novembre 2018

Angela Aloschi, Peppe Borselli, Fernanda Speranza, Nicoletta Amato

Il mocassino d’autore

 di Mino Cucciniello 

Da qualche giorno  per le più importanti strade cittadine, per non parlare di San Gregorio Armeno, già c’è aria di Natale. In via Cavallerizza, via Alabardieri, Santa Caterina a Chiaia già sono state montate le luminarie, non ancora in via Filangieri dove invece provvederà ad addobbarla la famosa gioielleria Bulgari. In questa ottica festaiola molti negozi organizzano dei cocktail più o meno affollati per presentare alla loro affezionatissima clientela e non solo i nuovi arrivi di stagione in modo da poter  prendere idee per i prossimi regali natalizi. Continua a leggere

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Ma Varane non è Varenne

 di Adolfo Mollichelli   -

 La Nazionale m’è cara, il campionato prende un po’ tutti noi divisi tra guelfi e ghibellini del balòn. E pure questo calcio d’interessi e premi e palloni d’oro, argento e mirra e di coppe da rivedere e correggere e si vocifera che una terza ci vuole – ma una volta c’erano Campioni, Coppe e Uefa e fu detto che non andavano bene – beh, confesso che tutto ‘sto bailamme comincia un po’ a stufarmi. Un Pallone Gonfiato. E pure immorale. Continua a leggere

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Legato alla Lega

 di Ottorino Gurgo 

 Nel mondo della politica vige una vecchia regola: “di fiducia si muore”. È un ammonimento rivolto a quei governi che, per evitare gli ostacoli che un loro disegno di legge può incontrare nel corso dell’esame parlamentare, pongono la cosiddetta “questione di fiducia”.  Si tratta di un istituto con il quale l’esecutivo, ritenendo l’approvazione o, la reiezione di una legge o di un emendamento un atto fondamentale della propria azione politica, fa dipendere dal conferimento o meno della fiducia la sua permanenza in carica.Ponendo la fiducia, tutti gli emendamenti decadono e la legge deve essere approvata così come è stata presentata. Continua a leggere

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L’ora glamour

 di Mino Cucciniello -

Negli anni 60 quelli del boom economico per intenderci via dei Mille non fu più la bella strada del quartiere residenziale sviluppatosi all’inizio del 900, ma divenne con via Filangieri la sede dei negozi più eleganti della città. Le vetrine raffinate e luccicanti iniziarono ad attirare sempre più la cosiddetta Napoli bene che sempre più preferiva fare shopping in via dei Mille. Continua a leggere

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Il giallo del giallo

  di Adolfo Mollichelli

 Tempo di Nazionali, tempo di riflessioni. Si restringe la lotta per lo scudetto. Attualmente, poi nel calcio tutto può succedere, è sfida all’Ok Corral tra azzurri e bianconeri come nel recente passato. La Milano che opera e che beve s’era inserita al vertice grazie ai sette sigilli apposti consecutivamente dalla Beneamata ma è stata disintegrata dalla Dea, della vendetta. Dal diluvio di Genova al pianto isterico di Gonzalo. E’ il romanzo del calcio, bellezza. Pioggia battente e lacrime sciolte, malacqua insomma.  Continua a leggere

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Klopp flop, Mou top

di Adolfo Mollichelli -

 Un bell’intermezzo di coppa con le orecchie in attesa della dodicesima di campionato con tanto di sosta per gli impegni della Nazionale. Quindici anni dopo, abbiamo la possibilità che le nostre quattro più belle del reame approdino agli ottavi. Alleluia. Finora, solo il Napoli è imbattuto e nel girone di ferro con Psg e Liverpool. Aveva perduto l’Inter a Barcellona, aveva perduto la Roma a Madrid, ha perduto la Juve in casa col Manchester United. Continua a leggere

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I complici

 di Ottorino Gurgo 

 Sono a tutti evidenti le responsabilità dell’accoppiata Lega-Cinquestelle per la dissennata manovra economica che ha portato ad un vistoso crollo della Borsa, ad una impennata dello spread e all’isolamento del nostro paese all’interno dell’Unione europea  (almeno di quella parte dell’Unione che conta). Continua a leggere

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La Lega senza confini

di Carlo Alberto Paolino 

Una volta era la Lega Nord. Il mondo finiva con la Padania, l’orizzonte politica andava si e no al di là del naso. Poi è arrivato Salvini. E si è capovolto tutto, sono cambiati i confini politici e del pensiero. Si guarda non solo al Sud del Paese ma anche all’Europa, costruire un progetto diverso di solidarietà nel sovranismo. Ma non è ancora tutto. L’ultima fase del progetto si chiama “Lega nel mondo”. Continua a leggere