di Gerardo Verolino -
E poi ci sono quelli che “Meno male che adesso c’è Conte. Pensa se ci fosse stato Salvini al suo posto cosa ci poteva capitare”. E’ già. Potevano capitare cose, davvero, terribili. Continua a leggere
di Gerardo Verolino -
E poi ci sono quelli che “Meno male che adesso c’è Conte. Pensa se ci fosse stato Salvini al suo posto cosa ci poteva capitare”. E’ già. Potevano capitare cose, davvero, terribili. Continua a leggere
di Gianpaolo Santoro
Ma davvero possiamo andare avanti con geni che ritengono i tabaccai , le lavanderie e i negozi di ferramenta, vernici, vetro e materiale elettrico e termoidraulico; articoli igienico-sanitari, articoli per l’illuminazione, articoli medicali e ortopedici, profumerie, piccoli animali domestici, ottica, saponi, detersivi, negozi indispensabili che non possono essere chiusi? Continua a leggere
di Ottorino Gurgo
Tra i tanti problemi che la maggioranza deve affrontare nei giorni e nelle settimane a venire, quello della giustizia occupa, indiscutibilmente, un ruolo centrale. E, in questo ambito, è certamente in primo piano la questione della prescrizione che divide i partiti di governo e, secondo i “rumors” che circolano nei palazzi del potere, potrebbe provocare in tempi ravvicinati, la caduta del governodi Giuseppe Conte.
di Ottorino Gurgo
Quanto durerà la tregua raggiunta da Matteo Salvini e da Luigi Di Maio dopo che i veleni di una campagna elettorale particolarmente turbolenta, con reciproco scambio di violente accuse, aveva fatto pensare che la coalizione gialloverde fosse ormai giunta al capolinea e si affacciava minaccioso lo spettro delle elezioni politiche anticipate. Continua a leggere
di Ottorino Gurgo -
Che Matteo Salvini sia il vincitore elle recenti elezioni europee è fuor di dubbio e certamente sarà lui a condurre la danza nel prossimo futuro della politica italiana.Vorremmo tuttavia ricordare al leader leghista un antico proverbio (viene fatto risalire addirittura al Seicento) secondo il quale “chi troppo in alto sal cade sovente precipitevolissimevolmente”). Non vorremmo recitare il ruolo dei guastafeste o, peggio, dei menagrami. Il monito, tuttavia, fa venire i brividi ai militanti leghisti e, a quel che si sussurra, allo stesso Salvini. Non ci si può non domandare, infatti, se Salvini sarà in grado di gestire con saggezza il successo conseguito. Continua a leggere
di Ottorino Gurgo
Sarebbe un errore dare per scontata, a breve termine, la caduta del governo gialloverde. Certo la rottura con l’Europa, le crescenti difficoltà della situazione economica, l’esistenza di contrasti su tutti o quasi tutti gli argomenti tra Carroccio e Cinquestelle non sono segnali positivi per l’esecutivo e farebbero pensare che esso non si destinato ad una lunga vita… Continua a leggere
di Ottorino Gurgo
Può sembrare un paradosso, ma forse è nella sua fragilità più che nell’ampia maggioranza parlamentare di cui dispone, l’elemento di forza del governo gialloverde. Basta – per rendersene conto – far riferimento a tre personaggi che hanno, al suo interno, un ruolo determinante. Continua a leggere
di Ottorino Gurgo
Che accadrebbe se il governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte dovesse cadere, travolto dai contrasti sotterranei e non sotterranei che quotidianamente minano i rapporti tra le sue due componenti, quella leghista e quella pentastellata? Davvero sarebbe necessario ricorrere alle urne? Continua a leggere
di Ottorino Gurgo
I lunghi anni della sua attività politica ci hanno abituati ad applicare a Silvio Berlusconi quell’appellativo di “Rieccolo” che Indro Montanelli affibbiò, a suo tempo, a Amintore Fanfani. Come la Fenice, l’ex cavaliere è riuscito, in più d’una occasione, a risorgere dalle sue ceneri, rendendosi protagonista di clamorosi ritorni, quando i più lo davano ormai per definitivamente spacciato e consideravano arrivata al capolinea la sua carriera politica. Continua a leggere
di Emiddio Novi
Berlusconi ha autorizzato Matteo Salvini a tentare l’accordo di governo con Di Maio. Leghisti e Cinquestelle in teoria dovrebbero dar vita al primo governo sovranista europeo. Un’alleanza che dovrebbe portare fin dal primo giorno a un conflitto radicale con la tecnoburocrazia di Bruxelles e la Bce di Draghi. Si capirà sin dalle prime settimane se quello di Salvini e Di Maio sarà un governo di svolta per il Paese e per l’Europa o sarà un tentativo mal riuscito di azzardo politico. Continua a leggere