Archivio mensile:aprile 2018

31252793_1833122406745673_4082364623846637568_n

L’emblema di una mistificazione

di Magdi Cristiano Allam

La foto di Giuseppina Ghersi, una bambina di 13 anni, che il 30 aprile 1945 fu assassinata dai partigiani con un colpo di pistola, dopo essere stuprata e picchiata insieme a sua mamma con il papà costretto a suon di botte ad assistere a quell’atrocità, e il cui corpicino fu ritrovato su un mucchio di altri cadaveri di civili innocenti barbaramente trucidati dai partigiani davanti alle mura del Cimitero di Zinola, alla periferia di Savona, dove i Ghersi erano proprietari di un piccolo negozio di frutta e verdura, è emblematica della grande menzogna sulla “Festa della Liberazione”.

_xxz

La versione del tutto ideologica che a liberare l’Italia dal nazismo e dal fascismo sarebbero stati gli stessi partigiani comunisti che violentarono e assassinarono Giuseppina Ghersi e perpetrarono degli efferati crimini contro la popolazione civile inerme, ci impone di riscrivere la verità sulla nostra Storia.

Il fatto che l’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, monopolizzi il merito della liberazione e gestisca in esclusiva la “Festa della Liberazione”, è una radicale mistificazione della realtà e un oltraggio della memoria delle decine di migliaia di vittime dei partigiani comunisti.

25 aprile: Pd, corteo Anpi divide, non ci saremo

Così come è paradossale che l’Anpi, che ha fatto dell’antifascismo e dell’antirazzismo la sua ragion d’essere, connotandosi come movimento ideologico della sinistra globalista e multiculturalista, di fatto più che salvaguardare l’Italia e difendere la nostra civiltà, predica l’apertura incondizionata delle frontiere, la fine dell’Italia sovrana e in prospettiva la morte della nostra civiltà.

_Dario Fo alla scuola fascista paracadutisti di Tradate

Dario Fo alla scuola fascista paracadutisti di Tradate

Mi domando fino a quando si continuerà a celebrare la “Festa della Liberazione” senza fare alcun riferimento al ruolo principale svolto dalle forze anglo-americane?

Fino a quando si continuerà a rappresentare il fascismo come il male assoluto, ignorando le molteplici opere indubbiamente positive attuate da Mussolini?

Eugenio-Scalfari in camicia nera

Eugenio Scalfari

Fino a quando si continuerà a tollerare l’ignoranza dei tantissimi antifascisti di professione che non sanno nulla del fascismo e dell’ipocrisia degli antifascisti che hanno scalato le vette del potere politico e sociale tacendo sul loro trascorso fascista, quali Giorgio Napolitano, Eugenio Scalfari e Dario Fo?

Magdi Cristiano Allam

Magdi Cristiano Allam

Ciò che serve all’Italia è una “Festa della Riconciliazione Nazionale”, riconciliazione con la verità storica della liberazione dal nazismo e dal fascismo che si deve principalmente all’intervento bellico anglo-americano; riconciliazione con la verità storica dei crimini perpetrati dai partigiani comunisti da condannare come “crimini contro l’umanità”; riconciliazione con la verità storica sul ventennio fascista nella complessità di ciò che di positivo e di negativo ha rappresentato per gli italiani; riconciliazione tra tutti gli italiani che hanno a cuore l’Italia e la difesa della civiltà italiana a prescindere se votino a destra, al centro o a sinistra.

31206488_10213862355205314_3300105325234880512_n

Le quattro giornate del Napoli

di Adolfo Mollichelli -

E in una notte all’improvviso accadde che un angelo nero (angeli negri, cantava Don Marino Barreto) calò sulla Turìn città dei misteri che secondo la leggenda fu fondata da Fetonte. Un angelo nero venuto dal Senegal inviato da un drone lontano a sopraffare un marocchino impaurito messo a guardia dello spiazzo davanti alla porta di casa di una vecchia signora. E tutto accadde sul limitare dell’uscio. Lì fu presa nel giorno dedicato al ricordo delle violenze sulle donne. E senza neppure la gentilezza di chiedere: permette, signora? Continua a leggere

salvini-di-maio-mar

Di Maio–Salvini, finchè il Pd non vi separi

 di Ottorino Gurgo -

 Non è soltanto l’aspra rivalità tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, entrambi desiderosi di ottenere per sé la guida del governo, a bloccare la soluzione della crisi con grande rammarico di Sergio Mattarella, ansioso di porre fine a quella che sta diventando una telenovela sempre più stucchevole è deciso a dare finalmente al paese un esecutivo nella pienezza delle sue funzioni. Continua a leggere

30724620_1005770406238515_4544094176765018112_n

Estate Metropolis

di Mino Cucciniello

L’estate è prossima ed ecco che la Maison Bacarelli di via Carlo Poerio presenta la sua nuova collezione primavera – estate 2018 intitolata “Metropolis”, e per farlo sceglie come location l’Hbtoo, che si trova sulla spiaggia di Bagnoli  tra l’isolotto di Nisida e Pozzuoli. Di fronte rimbalza fascinoso il golfo di Napoli con i suoi colori meravigliosi. E proprio una vera esplosione di colori è stata la sfilata proposta dalla griffe napoletana, che ha presentato una vasta gamma di modelli ad iniziare da quelli sportivi per proseguire con quelli da cocktail sino a quelli da gran sera e concludendo, come da consuetudine per ogni sfilata che si rispetta, con i tradizionali abiti da sposa.  Continua a leggere

114306035-ff4cf185-3379-4a30-96ec-3c28e6651649

Scudetto e palla al centro

di Adolfo Mollichelli -

 Dalla paratissima del ragazzone di Castellammare e relativo video di finezza inimitabile alla sorpresa dello Scida. Rovesciati gli umori lassù in vetta. Meglio: una rovesciata ha riaperto i giochi. Di nuovo quattro i punti di distacco. Numero ricco di storia e di significati: le quattro giornate di Napoli. Se il nero non si addice ad Elettra, ai bianconeri non si addice la sforbiciata. E va bene Ronaldo, ma farsi fregare da Simeon Tochukwu Nwanko detto Simy è il colmo. E ora il cielo, caro inimitabile Rino Gaetano, è sempre più blu. Anzi: più azzurro. Continua a leggere

la-febbre-del-sabato-sera-3-1000x600

Quando eravamo Tony Manero

 di Mino Cucciniello

Ci sono film che rappresentano una intera generazione, fotografano nitidamente un’epoca, esaltandone le aspettative, le problematiche sociali, le dinamiche, le speranze, le mode. Uno di questi, al di fuori di ogni dubbio, è stato La febbre del sabato sera (Saturday Night Fever). Quel leggendario completo bianco, con gilet, pantaloni a zampa di elefante e camicia nera aperta sul petto, che John Travolta indossa nell’iconica scena di ballo con Karen Lynn Gorney sulle note romantiche di More than a woman dei Bee Gees, gruppo a non sempre stimato come si sarebbe dovuto, come si può dimenticare?

Continua a leggere

Il rigore fallito da Graziani

La Romantada. E ora la vendetta

di Adolfo Mollichelli

Da una vita seguo con simpatìa tutte le squadre italiane impegnate in campo internazionale. Contro, proprio non ci so andare. Dimentico anche il campanile. Perché homo sum, humani nihil a me alienum puto (Terenzio). Ed è impagabile assaporare le storie calcistiche, tutte. Qualche anno fa, mannaggia l’età (ma viva anche) ci si sedeva nei salotti in tanti davanti alla tv (agli albori), casigliani con il piacere ed il gusto di vedere che cosa avrebbe fatto la “nostra squadra”. Continua a leggere

a864718c-3dcd-11e8-bc8c-1e438c369b8c_ATNP6YC6-kFsH-U1110375729565IoC-1024x576@LaStampa.it

Malati di tifo & Buffonate

di Adolfo Mollichelli

So’ cose ‘e pazzi. Il trio Oni-Ini-Oni (Meloni-Salvini-Berlusconi) che suscita ilarità. Ma l’avete visto il Cavaliere che mima il Salvini che legge e che poi dice agli alleati (?) andate che chiudo io e parla di democrazia violata dai pentastellati? E gli occhi da folle del braccio destro di Gigino (Di Maio) che ride sempre e non saprei che cosa c’è da ridere. Con un mondo impazzito e chissà fino a quando durerà. Fino al trumputin o putintrump! E forse il meno folle è proprio Kim jong-un (due, tre). La tragedia del popolo siriano Quei fanciulli dal volto sfregiato dal terrore. E tu immenso Fedor (Dostoevski) che sostenevi che nessun ideale vale le lacrime di un bambino tormentato senza colpa. Continua a leggere

3656255_nf1

La rabbia, l’orgoglio e gli aiutini

di Adolfo Mollichelli

 La rabbia e l’orgoglio, gli aiutini. Tutto fa brodo. La stanchezza delle duellanti è palese. Zio Maurizio e il conte Max che vanno avanti, cappellate a parte. L’incompiutezza delle milanesi che è avvilente. Storie strane su una terrazza romana. E il derby del Cupolone bussa alla porta.A Firenze c’è un giglio magico, davvero. In coda regna l’incertezza. Benevento a parte, che però gioca meglio di tante altre squadre che lo precedono in classifica. E’ il calcio, bellezza. Continua a leggere