Archivio mensile:aprile 2015

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Benvenuto Expo
La truffa del pomodoro

di Franco Meda

Nel giorno dell’Expo “Nutrire il pianeta, energie per la vita”, il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione, scopriamo che una eccellenza delle nostre eccellenze il “pomo d’oro” dei pomodori, il celeberrimo San Marzano ( “scegli il meglio, scegli San Marzano” ) di origine protetta emblema della buona cucina italiana nel mondo, secondo una inchiesta de “Il Giornale” (ma di cui aveva già il quotidiano inglese Guardian alcuni mesi fa) potrebbe essere contraffatto. Continua a leggere

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La Lotteria della vita
Andreghetti batte il suo Mack Grace

di Gaetano Borrelli

Il Lotteria numero sessantasei è stata una questione di cuore. Roby Andreghetti contro Mack Grace Sm, la coppia che aveva vinto le ultime tre edizioni. Le loro strade si sono divise, anche l’ippica non ha sempre una sua logica. E così si sono ritrovati in finale, separati in casa sulla pista di Agnano. Ha vinto Andreghetti pilotando Vincennes , una svedese di Francia, senza infamia e senza lode, battendo proprio Mack Grace Sm, onesto secondo. Continua a leggere

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Ma il Pd non è la Dc

di Ottorino Gurgo

Il dibattito sull’Italicum tiene banco. Sono sul tappeto due temi di fondamentale importanza: la validità della legge elettorale sostenuta con grande determinazione dal governo di Matteo Renzi e l’opportunità o meno di porre la questione di fiducia su un provvedimento che, fissando le “regole del gioco”, dovrebbe, in realtà, comportare la più ampia condivisione di coloro che al “gioco” sono chiamati a partecipare. Continua a leggere

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La riforma dei crisantemi

di Eduardo Palumbo

“Sii  cauto nel parlare, perché tu non abbia a vergognarti se le tue azioni  non fossero state poi all’altezza dei discorsi.” Chissà, forse se Matteo Renzi avesse dato uno sguardo a Confucio, o se preferite Maestro Kong, il fondatore della Scuola Ru del pensiero cinese, il filosofo delle  primavere e degli autunni, probabilmente si sarebbe risparmiato, qualche promessa e qualche proclama.

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I Matteolecchini

Una volta ghostwriter, spin doctor, portavoce, consulenti di comunicazione e di immagine. Incarichi di prestigio ed anche molto remunerativi. Prendete il caso di Filippo Sensi (su Twitter conosciuto col nickname Nomfup),il capo dell’ufficio stampa e curatore dei social network di Matteo Renzi che ha un contratto di poco meno di 170mila euro lordi: oltre 91mila euro di “trattamento economico fondamentale”, quasi 60mila euro di “retribuzione di posizione variabile” e oltre 18mila euro di “indennità di collaborazione”. Insomma a conti fatti più dello stipendio dello stesso Renzi. Ma ora nella galassia dei giornalisti che lavorano e collaborano con i politici, è esplosa una nuova figura professionale, i “lecchini”. Oddio, mica sono nati ora, solo che mai come in questi tempi il loro ruolo è così evidente ed acclarato. Sono i difensori d’ufficio, giornalisti sguinzagliati nelle maggiori testate, quelli che hanno più o meno una poltrona fissa nei talk show politici E ora che c’è aria di walzer delle poltrone (Rai, Corriere della Sera, La Sampa, Il Sole 24 ore) i lecchini che si arruolano alla fede del renzismo crescono a dismisura. Ormai ci sono posti in piedi. Continua a leggere

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Si può fare

 di Mimmo Carratelli

Unica squadra delle sei di testa a vincere, tre vittorie consecutive, rare in questo scorcio di campionato, dieci gol (16 con le due partite di Europa League), Higuain a più due reti sull’anno scorso, un Insigne superbo, commosso e commovente, una squadra che gira a mille. Ecco il Napoli sul proscenio del rush finale, obiettivo una posizione Champions (-3 dal secondo posto della Lazio, -2 dal terzo della Roma). Si può fare. Continua a leggere

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Italia & Italicum. Teste vuote e aule vuote

di Gianpaolo Santoro

La fotografia dell’Italia è la fotografia dell’Italicum. Ci siamo, ecco finalmente, il grande scontro sulla legge elettorale, quella che divide la democrazia dalla democratura, quella di qui “o si fa la legge o si muore”, la battaglia finale fra il Pd e tutti gli altri partiti e fra i renziani ed una parte del Pd, la legge inclusiva diventata divisiva, il confine che segna il futuro del Paese e del governo, insomma di tutto o di più, non c’è altro. Continua a leggere