di iGiulio Meotti
Frontiere esterne dell’Unione Europea chiuse e chiusi anche molti confini interni. Schengen è morto, almeno per un mese. Continua a leggere
di iGiulio Meotti
Frontiere esterne dell’Unione Europea chiuse e chiusi anche molti confini interni. Schengen è morto, almeno per un mese. Continua a leggere
di Ottorino Gurgo
Matteo Salvini ha coniato uno slogan al quale ha inteso e intende improntare la sua attività politica: “Prima gli italiani. Ne ha fatto una vera e propria parola d’ordine ed è fuor di dubbio che si sia trattato di un motto di successo, che lo ha non poco aiutato ad attirare i con sensi di quella parte della destra che fa dell’ideologia nazionalista il suo valore prioritario. Continua a leggere
di Ottorino Gurgo
Può accadere che proprio da parte di chi più ostinatamente ci osteggia ci giunga l’aiuto più utile. È il caso, per venire al concreto, del sostegno, certamente non voluto, ma non per questo meno efficace che i partner europei stanno dando, di fatto, alle forze politiche di governo del nostro paese. Continua a leggere
di Gerardo Verolino –
Il cardinal Ravasi, un mite biblista, per aver scritto su Twitter una frase evangelica “Ero straniero e non mi avete accolto” è stato riempito di insulti. Dopo poco anche Papa Bergoglio ha ricevuto la stessa sorte per aver scritto sul suo profilo Twitter “Condividiamo con gesti concreti di solidarietà il cammino dei migranti e dei rifugiati”. “Ospitali tu in Vaticano” gli hanno risposto. O “Te li porti in Argentina, nella tua patria. L’Italia non è la discarica dell’Africa”. Continua a leggere
di Emiddio Novi -
Salvini deve chiudere in un angolo i Cinquestelle. Lo può, lo deve fare. I grillini sono un partito finto sovranista, finto populista, finto eversivo. È un prodotto del mondialismo arancione. Come Occupy Wall Street, Podemos, Tsipras e altri movimenti simil populisti. È un mix di militanza sinistra, di parole d’ordine della destra populista e di una flessibilità inciucista e truffaldina. Continua a leggere
di Emiddio Novi -
Maledetta globalizzazione, maledette multinazionali, maledetta Embraco che licenzia in Italia e riapre in Slovacchia. Maledetta Europa che finanzia il dumping fiscale slovacco per rendere più conveniente investire da loro. E lo fa semmai con i nostri soldi perché l’Italia è contributore netto. Versa all’Europa più soldi di quanti ne riceve. Continua a leggere
di Adolfo Mollichelli -
In attesa di vedere che cosa farà la Roma mercoledì prossimo sulle rive del Don (Shakhtar Donetsk), ci consegniamo all’Europa come i parenti poveri. Il Tottenham ha imposto una quasi brexit alla Juve del Gonzalo che continua a mandare all’aria rigori decisivi (Napoli, Argentina, Juve). Il Napoli è crollato in casa di fronte al Lipsia. Il Borussia Dortmund ha tremato ma poi ha avuto ragione della splendida Atalanta. La Lazio che si è volatilizzata (omaggio al suo simbolo) in Romania. Ha vinto soltanto il Milan gattusiano in Bulgaria. In generale, una magra figura per il nostro calcio. Continua a leggere
di Maurizio Borra* e Giuseppe Crimaldi*
Abbiamo voluto rifletterci bene prima di intervenire, prendendoci alcuni giorni prima di dire la nostra. Quando, con il presidente della Federazione Italia-Israele Maurizio Borra, ci siamo sentiti al telefono per decidere se pubblicare o meno un comunicato sulla questione di “Gerusalemme Capitale”, alla fine abbiamo deciso di non lasciarci andare a dichiarazioni impulsive: anche perché ciascuno – prima di aprir bocca – dovrebbe non solo contare fino a dieci, ma soprattutto tenere connessa la lingua al cervello. Ma adesso non possiamo più tacere. Ed è giunto il momento di dire quello che pensiamo. Continua a leggere
di Gianpaolo Santoro –
Torna il terrore a Manhattan, l’estremismo islamico scaglia l’ennesimo attacco agli Stati Uniti, ancora uno schiaffo a tutto l’Occidente. Ma per grazia di Dio, il bengalese che voleva trasformare anche questo Natale in una festa di sangue facendosi esplodere all’ora di punta a Port Authority, la stazione centrale dei bus a New York, fa cilecca col suo giubbotto di morte. Arrestato grida al vento le radici del suo odio. “Una vendetta contro Israele…” Continua a leggere
di Fiamma Nirenstein –
La frenetica opposizione alla possibilità che Trump decida di riconoscere Gerusalemme come capitale o persino di trasferirvi l’ambasciata non è di principio come vuole apparire, e neanche religiosa come Erdogan contrabbanda nei suoi discorsi più da capo della Fratelli musulmani che da presidente turco, tanto meno risponde alla preoccupazione che scoppi un inferno. Continua a leggere