Archivio mensile:marzo 2020

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Gli invisibili

di Giulio Meotti -

Sono già 69 i sacerdoti morti durante l’epidemia in Italia, 23 soltanto a Bergamo. E senza contare i religiosi e le suore (13 i missionari saveriani scomparsi in pochi giorni a Parma). Spiccano casi incredibili, come quello di Don Berardelli della Val Seriana, ucciso dal virus dopo aver lasciato che il respiratore aiutasse una persona più giovane. Continua a leggere

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Sino all’ultimo respiro

 di Giulio Meotti

Oggi è record, 627 morti in Italia in un solo giorno. 4.032 vittime totali. Di questo passo, senza picco, a fine mese triplicheremo la Cina secondo i numeri dell’Oms, gli unici che abbiamo. 5.986 i nuovi contagi oggi, 15 per cento in più rispetto a ieri. Questa pandemia sta decimando le case di cura nel Nord. Ci sono istituti dove un terzo dei pazienti ha già perso la vita, numeri neanche conteggiati perché non si fa loro il test. Continua a leggere

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Alla ricerca della Ricerca perduta

di Ottorino Gurgo 

 Una domanda ci assilla: le misure restrittive adottate dal governo saranno effettivamente utili a debellare o, quantomeno, a mitigare gli effetti del maledetto virus dal quale siamo stati assaliti?La gente, fatte le debite e deprecabili eccezioni, si è responsabilmente adeguata alle direttive che sono state impartite. Ma spera che ora arrivino i risultati. Continua a leggere

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Un giorno all’improvviso

 di Mimmo Carratelli -

 Un giorno all’improvviso, come si cantava al San Paolo in tempi di festa ormai lontani, il COVID-19, micidiale sconosciuto, settimo e più aggressivo agente della perniciosa famiglia dei coronavirus, un cosino piccolo un ottantamiliardesimo di un metro e anche meno, ha risucchiato il caos di Napoli. Fuaaahh. Il caos non c’è più. Non c’è più Napoli in terza fila, non c’è più Napoli impaziente e numerosa alle fermate degli autobus, non c’è più Napoli nei bar e nei ristoranti, non c’è più Napoli sul lungomare, non c’è più Napoli che spara e che spaccia. Non c’è più Napoli. La città è deserta. Continua a leggere

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Troppo poco, troppo tard

  di Gianpaolo Santoro

Ma davvero possiamo andare avanti con geni che ritengono i tabaccai , le lavanderie e i negozi di ferramenta, vernici, vetro e materiale elettrico e termoidraulico; articoli igienico-sanitari, articoli per l’illuminazione, articoli medicali e ortopedici, profumerie, piccoli animali domestici, ottica, saponi, detersivi, negozi indispensabili che non possono essere chiusi? Continua a leggere