di Gerardo Verolino
Ogni sera, da tre mesi filati, assistiamo alle performances dei nuovi divi che hanno soppiantato i vecchi divi televisivi, cioè i Masterchef, dall’interesse degli italiani: i virologi. Da tre mesi, accendi il televisore o ti colleghi al web e senti, ininterrottamente, i nomi di Galli, Pregliasco, Ascierto, Capua, Ricciardi, Brusaferro, Rezza, Burioni, per citarne solo alcuni al posto dei Cracco, Cannavacciuolo, Borghese, Rugiati, Oldani, Ruini, i quali ti sciorinano dati sull’andamento dei contagi, sulle curve epidemiche, sulla forza del virus, sulle norme igieniche, sul droplet, sulle mascherine così come i cuochi ti consigliavano le dosi giuste per le Tar tin agli scalogni o come insaporire il filetto alla Wellington. Continua a leggere →