di Adolfo Mollichelli -
Babbo Natale s’era affacciato sul campionato con i volti di Pellissier e di Quagliarella, vecchietti impenitenti col vizietto del gol. E con il viso glabro di Meret che aveva salvato per ben due volte Sopracciglio Alzato ed i suoi prodi contro la Spal, vecchio amore. Letto all’incontrario, e con un cambio di vocale, il nome del portierino azzurro si avvicina a quello del turco vincente: Terim. Anagrammando vien fuori terme e si sa quanto facciano bene alla salute che come diceva Troisi è ‘a primma cosa. E il pipelet ne ha proprio bisogno. Nomina sunt consecuentia rerum e, da questo punto di vista è garanzia di successo quel cognome tronco, come Zoff, la stirpe dei Buffon. Tra i giovani virgulti ci sarebbe anche Scuffet ma credo che si sia perduto per la strada. Continua a leggere