di Carlotta D’Amato

 Quando ho visto Brigitte per la prima volta a braccetto di Emmanuel Macron non mi sono resa conto della notevole differenza d’età a dire il vero. Complice l’abbronzatura, la figura esile, l’abbigliamento sportivo ma elegante (come solo le francesi sanno essere), il caschetto biondo e sicuramente il fatto che stessi facendo altro, mi pareva che l’ex insegnante di scuola cattolica più chiacchierata del Pianeta non dimostrasse appieno i suoi 64 anni.

Brigitte e Emmanuel

Poi, siccome dei 24 anni di scarto tra lui e lei lo sanno anche in Papuasia mi sono soffermata sull’esile consorte del Presidente della Francia. Sulla storia tra i due ormai si sa tutto. Si sa che era la sua professoressa di Lettere al liceo gesuita La Providence ad Amiens, nel nord della Francia, si sa della promessa di lui, di quel «Tornerò e ti sposerò» quando lui aveva appena 17 anni.

Si sa che dodici anni più tardi lui è tornato per davvero tra clandestinità e il gusto del proibito e come quella razza ormai estinta che sono gli uomini di conseguenza e nel 2007 l’ha sposata, quando lui aveva 29 anni e lei 54.

Macron ha dedicato la vittoria al primo turno delle elezioni presidenziali francesi a Brigitte: «Senza di lei non sarei qui», ha detto.

E sembra che sia stata proprio sua moglie a convincerlo a candidarsi. «Nel 2022 avrà il problema della mia faccia», avrebbe detto lei ad un amico comune convincendolo a candidarsi prima di trasformarsi in una copia sbiadita di Donatella Versace.

Quello che non tutti sanno è che la cara Bibì ha bruciato in men che non si dica una marea di tabù. Il mito della differenza d’età quando è la lei della coppia ad essere più grande è solo uno di questi.

La vicenda di Bibi e Manu ha segnato e segnerà tutti i rapporti scolastici d’Oltralpe per i prossimi 20 anni almeno.

D’ora in poi quale madre avrà mai più il coraggio di troncare sul nascere gli ardenti palpiti tra un minorenne e la sua insegnante? E se anche lui, con la sfacciata maestra al fianco, diventasse come Macron un politico, un ministro, o perfino un presidente?

E ancora, dopo la vittoria è lei che bacia la mano a lui, non il contrario come un atto d’amore, di affermazione di leadership, di rispetto verso il nuovo Presidente,
le interpretazioni sono state molte. Ma Brigitte ha fatto di più. Ha rigirato benissimo la omelette ed è riuscita a polverizzare anche il clichè delle donne mature care alla letteratura di Flaubert e Balzac. Queste venivano abbandonate dai giovani rampanti che avevano sedotto, la Macron al contrario ha impalmato il giovane brillante dell’alta borghesia francese.

Brigitte, Melania e Kate, l’azzurro al potere

Solo da un particolare mi rendo conto che è umana. Lo riconosco da quest’ansia tutta femminile di stare al passo con il baby consorte, tacchi alti, scarpe da ginnastica, tubini corti e stretti, seduta alle isole lampados.

Per l’insediamento del nuovo Presidente ha indossato un tailleur color carta da zucchero con borsa coordinata tutto firmato Vuitton. E tutto rigorosamente “Prestato” dicono dalla maison francese. Stai tranquilla Bibi, sono poche quelle con la taglia 36!

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