di Angelo Vaccariello
Nel generale silenzio dei media (escludendo Il Sole 24 ore che ovviamente nessuno legge) Bruxelles sta ancora una volta facendo la pelle al Mezzogiorno d’Italia. La programmazione dei fondi europei per il periodo 2020-2027 prevede, al momento, un taglio per il Sud di ben 6 miliardi di euro.
Queste risorse (tagliate soprattutto all’Italia) andrebbero a finanziare la politica dei migranti e la difesa comune. Perché l’Europa può permettersi di trattare così male il Meridione?
1. Per colpa del Governo centrale: ogni Esecutivo non riesce a imporsi con Bruxelles perché ha necessità di giostrare sul taglio del rapporto deficit/pil e quindi fare campagna elettorale. Se l’Italia fosse un Paese virtuoso nella gestione del debito, non dovrebbe fare accordi al ribasso per tagliare uno zero virgola qualcosa al fine di finanziare elementi elettorali.
2. Per colpa delle Regioni del Sud. Ad oggi le Regioni meridionali spendono poco e molto male le risorse europee. Tanto è vero che se entro il prossimo 31 dicembre non impegnano 4 miliardi di risorse Ue, questi soldi saranno tagliati e destinati ad altre Nazioni più virtuose: Romani e Polonia. Perché spendiamo male? Perché molti dei tecnici delle Regioni sono ignoranti in materia e non riescono a confrontarsi bene con l’Europa quindi varano bandi impossibili a cui nessuno risponde.
3. Negli anni abbiamo speso malissimo i fondi europei. Dal 1996 (chi ricorda i Pop?) ad oggi sono davvero pochi gli interventi efficaci realizzati al Sud. Perché? Per scopi elettorali. Si preferisce fare marciapiedi e fontane (per i tecnici: i progetti sponda) piuttosto che interventi sistematici. Vogliamo ad esempio parlare degli sprechi dei Gal? Enti che dovrebbero promuovere la ruralità ma che promuovono solo chi li gestisce.
4. Ancora una volta il nostro è un Paese senza un Governo degno di questo nome. Ragioniamo di alleanze mentre Francia e Germania con la solita cortesia ci fanno un bel servizio. No, ma pensiamo alle chiacchiere. Che è meglio…