di Franz Krauspenhaar -
L’Italia è piena di “ Furio”, il personaggio stracciacazzi di “Bianco rosso e Verdone”, la cui povera moglie torinese trova un po’ di pace solo chiudendosi in un cesso dell’autogrill esalando:”Non ce la faccio più!”
Salvo poi tradire l’idiota col grande e fascinoso Angelo Infanti. Ecco, ormai siamo assediati dai Furio e dalle Furie muniti di tabelle, diagrammi, conteggio dei morti, dei predeceduti, dei postmortem Pater Ave Gloria; di quelli precisi precisi al microgrammo di pelo di culo, quelli che hanno capito tutto e il tampone tra un po’ te lo faranno da 300 km di distanza e te lo rimanderanno via fax.
Pochi medici, credo, ( ma io intanto mi tocco) molti, troppi cazzari presuntuosissimi.
L’Italia è un bel paese, ma quando vuol diventare uno stivale all’Emmenthal diventa un ecomostro. Eco da ecografia, s’intende.