Giulio Di Donato

Giulio Di Donato

Politico, commentatore politico, avvocato

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Proporzionale, ritorno al futuro

 di Giulio Di Donato

 Terza repubblica più simile alla prima che alla seconda? Mentre sono in corso le consultazioni al Quirinale, azzardiamo una previsione: incarico al ministro degli esteri Gentiloni con Padoan all’Economia, per un Governo che affronti i prossimi impegni internazionali, decida gli aiuti di Stato per la ricapitalizzazione di Monte Paschi, proponga una nuova legge elettorale per Camera e Senato.

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Matteo Renzi e Ciriaco de Mita, 2006

Poi si vedrà se andare alle urne tra maggio e giugno o se continuare fino al 2018. Perché Gentiloni? perchè è allo stesso tempo sufficientemente “debole” e autorevole per non impensierire Renzi e affrontare decentemente gli appuntamenti europei e mondiali che ci attendono. Perché Padoan all’economia? Perché è l’unico in grado di tenere buoni i mercati finanziari, e favorire la ristrutturazione del sistema bancario italiano.

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Giulio Di Donato

Dopo lo “strappo” di domenica scorsa o il caos o una soluzione logica, la meno rischiosa e più vantaggiosa, in linea con gli attuali equilibri parlamentari ed anche con una larga parte del fronte del no che con un voto “di pancia” (copyright Grillo) ha voluto mandare a casa Renzi senza indicare però una alternativa. Se non le elezioni, che però richiedono una legge che ancora non c’è. Naturalmente il punto è proprio questo, la legge elettorale, ma attendere la Corte è solo un espediente dilatorio perché la Consulta non legifera, cancella solo le parti incostituzionali delle leggi.

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Andreotti, Craxi e Forlani, il Caf

Aspettare il 24 gennaio sarebbe solo l’ ulteriore abdicazione di una politica impotente, per giunta senza alcuna garanzia di risolvere il problema.

Dunque perché non mettersi al lavoro sapendo che la strada più condivisa (tutto il centrodestra, Sel, gran parte del Pd e perfino Grillo) è quella di un proporzionale con soglie di sbarramento ed un premio alla coalizione di maggioranza. Un ritorno alla tanta vituperata prima repubblica dove la rappresentanza in Parlamento era assicurata (anche in modo eccessivo) ed i governi erano di coalizione. Corsi e ricorsi, se così fosse dopo tanti tentativi falliti si tornerebbe, anche se con un edizione riveduta e corretta, ad un assetto politico razionale e, chissà, potrebbero (dovrebbero) ricostituirsi anche partiti nuovi, non ideologici ma veri con statuti veri in grado di esistere ed agire, più che con twitter, instagram e facebook, tra la gente, e magari risolverne i problemi.

 

 

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