di Valerio Caprara –
Più di trecento colonne sonore costituiscono un corpus inarrivabile, ma al di là delle loro qualità ciò che ha reso sublime Morricone è il livello del rapporto istituito con le immagini e le storie di film e generi diversissimi tra loro. La musica, infatti, non è solo uno degli ingranaggi peculiari del cinema, bensì un mondo compiuto perché quando s’affermano sensibilità e talento dell’autore i suoni vi diventano vivi, veri, comunicativi riuscendo a toccare una corda lieve e popolare e a raggiungere in ogni epoca, anche attraverso tecniche sofisticate, le emozioni più dirette degli spettatori. Continua a leggere