Archivio mensile:gennaio 2018

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Il tramonto delle notti magiche

di Adolfo Mollichelli

Mai una parola fuori posto. L’Azeglio era forgiato nella roccia come uomo e dentro aveva il dna della signorilità autentica. Nativo della dolce terra romagnola finì col diventare figlio adottivo della Leonessa, ma non aveva artigli. Un uomo di sport tra uomini che lo sport descrivono. Avrebbe concesso un’intervista anche al collega poco noto della Gazzetta di Forlimpopoli. Perché era fatto di pasta buona e di gentilezza innata. Continua a leggere

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Aiutare Napoli e Juve, il Sistema vuole così

 di Adolfo Mollichelli  

 Veni, vidi (non vidi), var e il bel casino continua. E c’è dell’altro. Rumore di manette, follie da gialli ravvicinati di un certo tipo, farfallina sulla spalla e puf vanno giù. E inconcepibili bugìe: arbitro, vedi la palla si muove, l’ho toccata. Certo, ma dopo aver svitato una caviglia. Povero calcio in terra italica. Dove sei, Rino Gaetano che tanti anni fa avevi già capito tutto di tutto: nun te reggo più. Mi annoio, ah come mi annoio a vedere questo calcio misero su terreni spelacchiati forse piantati dalla sindaca di Roma in stadi brutti e quasi tutti inospitali. Continua a leggere

Serena Albano , il prefetto Carmela Pagano, il segretario Mariano Bruno il decano Amarilis Gutierrez Graffe, il sindaco Luigi De Magistris

Il buon anno del mondo

di Mino Cucciniello

Il Decano Amarilis Gutiérrez Graffe e il segretario generale del Corpo Consolare di Napoli Mariano Bruno  hanno organizzato il tradizionale ricevimento per lo scambio degli auguri del nuovo anno, scegliendo per la seconda volta come location il Circolo Nazionale dell’Unione. La serata ha visto la partecipazione di molte autorità sia civili sia militari, che unitamente ai tantissimi invitati, hanno cantato ed applaudito l’inno nazionale italiano, che ha dato inizio alla parte ufficiale dell’evento. Continua a leggere

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Il riscatto di Ascarelli

di Eduardo Palumbo

E’ fatta. Ci siamo riusciti. E non si torna più indietro: a Napoli ci sarà una piazza intitolata a Giorgio Ascarelli, imprenditore, filantropo e fondatore del Calcio Napoli nel 1926. Ebreo, figlio dell’ex vice sindaco di Napoli per la zona Mercato e titolare di una grande industria di tessuti fondata nel 1879, Ascarelli ebbe tantissimi meriti, molti dei quali dimenticati da una città che spesso dimostra di avere memoria corta. Continua a leggere

Mertens e Reina

E la sfida continua…

di Adolfo Mollichelli

 Var(o), Var(o) rendimi le mie luci! Commistione storico letteraria, pensando ad Augusto quando Maroboduo gli consegnò la testa di Varo (rendimi le mie Legioni) e al “Gesù, fate luce” di Domenico Rea. Basta con questi fuorigioco studiati, visionati, sfaccettati, angolati, tridimensionati, costellazionati, influenzati, personalizzati. Incasinati. Basterebbe tornare alla luce, in questi tempi bui. Se c’è luce tra attaccante e difensore è fuera de juego, altrimenti no. Lasciando da parte: alluci, braccia, stomaci, menti con pizzetto o senza. Troppo semplice? Continua a leggere

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Il Gene del maiale

 di Gerardo Verolino

Ma avete visto come ridevano di gusto? Non appena il comico maldestro
ha profferito la squallida ed infelice battuta paragonando una scrofa alla povera Claretta Petacci, Floris, il conduttore del programma “Di Martedì”, e il pubblico che chissà perché in queste trasmissioni applaude, inveisce, rumoreggia o sghignazza sempre all’unisono (non basta un capo-claque a istruire una massa) hanno cominciato a darci giù a più non posso esplodendo in una fragorosa e crassa risata. Continua a leggere

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A sinistra
piccoli razzisti crescono

di Gianpaolo Santoro –

Ne è passato di tempo da quando il segretario della cellula scuola della Fgci, in pratica i giovani del Pci, aveva nella sua stanza i manifesti di Jhon e Bob Kennedy, miti iconici di una America che voleva apparire buona e illuminista. Walter Veltroni, ha amato soprattutto Bob (gli ha dedicato anche un libro “Il sogno spezzato”) l’anticomunista amico di McCarthy, l’uomo della “counterinsurgency” che dalla Casa Bianca guidava le operazioni per uccidere l’antiamericano Fidel Castro.   Continua a leggere

Parenti-Serpenti

L’ultima smorfia di Lello

di Mino Cucciniello

Dopo l’intermezzo natalizio, che ha visto impegnato il palcoscenico della sala di piazzetta Augusteo con le trionfali repliche dello spettacolo fuori abbonamento “Italiano di Napoli” con Sal da Vinci, già presente  l’anno scorso nello stesso periodo , da venerdì scorso il teatro Augusteo ha ripreso, per il suo affezionato pubblico di abbonati, la programmazione del cartellone della stagione 2017/18 con lo spettacolo Parenti serpenti, che si avvale della interpretazione di Lello Arena e della regia di Luciano Melchionne. Continua a leggere