di Adolfo Mollichelli
Ne ho visti di campioni nel tennis, da Rod Laver che disegnava traiettorie impensabili a Borg l’hippy ai ragazzi terribili Sampras ed Agassi, fino ai “mostri” degli ultimi tempi: Nadal, Djokovic, Murray, Wawrinka. Ma soltanto uno mi ha indotto al tifo sperticato mostrandosi ai miei occhi come il campione, direi fuoriclasse, forgiato nella palestra degli Dei: Roger Federer, lo svizzero gentile mai sopra le righe, capace di alternare tutti i colpi possibili – ed anche quelli impossibili – con la racchetta che impugna con soave dolcezza. Continua a leggere →