Archivio mensile:gennaio 2020

Alessandra Improta , Aldo Trifuoggi

L’Itaca di Aldo

 di Mino Cucciniello -

Dopo la grande festa di l’anno scorso al Salone Margherita, anche quest’anno Aldo Trifuoggi per il suo compleanno ha  voluto riunire un bel gruppo di amici nello storico Palazzo Como di via Duomo sede del Museo Filangieri. La piacevole serata è iniziata nel grande salone al piano terra dove gli ospiti sono stati accolti dal festeggiato aiutato come già era successo in altre occasioni dai figli Mario e Marco e dalla loro bellissima mamma Diana Negri. Continua a leggere

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Il Comandante si prende Napoli

di Adolfo Mollichelli -

 Vendetta, tremenda vendetta! Solo che chi vestiamo con i panni di Rigoletto, questo è il problema. Senz’altro Insignolo l’ottavo nano che è tornato ad esibirsi da Lorenzo il magnifico. Il giorno dopo la stesa della Madama è stato un giorno di sole. E così la Madama ha potuto finalmente lasciare Napoli (sfortuna sua, nemica antica) e volare verso il gelo della Continassa e non so se l’umidità aiuta a rimarginare le ferite. C’era Guevara dixit: meglio perdere a Napoli che altrove. Solo che aveva già perduto di brutto nell’Olimpico laziale, quello dove volano le aquile e vabbè che ce n’è una sola, ma bella grossa e porta legata agli artigli nastrini  bianchi e celesti. Continua a leggere

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Il cuore di Christian

di Mino Cucciniello -

Dopo una vacanza di fine anno alle Maldive e dopo aver festeggiato nei primi giorni di gennaio il suo compleanno Christian De Sica torna in teatro riportando sul palcoscenico dell’Auditorium della Conciliazione di Roma il suo rodato spettacolo Christian racconta Christian De Sica. L’atteso spettacolo ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni della capitale che , anche questa volta, non ha voluto perdere l’occasione di poter vedere dal vivo il suo beniamino che come al suo solito ha regalato emozioni e divertimento alla platea, esaurita da giorni,  che lo ha ripagato con scroscianti ed interminabili applausi a scena aperta. Continua a leggere

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Solo solo

 di Ottorino Gurgo -

Abbiamo quotidianamente modo di constatare come la morte delle ideologie e il tramonto dei partiti che ha fatto seguito alla caduta della Prima Repubblica provocata dalla furia devastatrice di Tangentopoli, abbiano radicalmente trasformato la vita politica del nostro paese. Diceva Pietro Nenni che la politica cammina sulle gambe degli uomini. Così è accaduto che, privata del riferimento delle ideologie e dei partiti tradizionali, l’opinione pubblica ha concentrato la propria attenzione sulle persone che interpretano la politica, spesso prescindendo dalle loro appartenenze. Continua a leggere