di Adolfo Mollichelli
Due notti cariche di tutto: passione, risentimento, euforia e, soprattutto, rancore. Gli incroci tra Napoli e Juve non sono mai stati normali. Quelli prossimi, tra campionato e coppa Italia, saranno certamente molto di più di due sfide calcistiche tra eterne rivali. Una rivalità più ideologica che sportiva: il Napoli alfiere del Sud, la Juve vista come l’emblema del potere del Nord. Il Napoli casto e puro, la Juve pentascudettata che si porta dietro l’onta vecchia di calciopoli e quella attuale di società collusa con ultrà in odore di ‘ndrangheta. Fino a prova contraria. Il tifo, si sa, è una malattia, curabile. Il tifo calcistico no. Non ha antidoti. E spesso finisce con l’annebbiare le menti. Continua a leggere