Carlotta D'Amato

Carlotta D'Amato

Consulente legale in aziende italiane ed internazionali, ha scritto numerosi articoli in materia di diritto. Le sue passioni sono politica, cultura, moda.

15749814_10210258830500460_1073597474_n

Bye bye Georgios

di Carlotta D’Amato

Caro George, che il 2016 fosse un anno maledetto per le star di musica e cinema lo avevamo già capito da un pezzo. Prince, David Bowie, Alan Rickman, Glenn Frey degli Eagles, Paul Kantner degli Jefferson Airplane ma anche Dario Fo, Bud Spencer, Gene Wilder e Leonard Cohen. Mentre le tv e le testate giornalistiche incoravano l’anno che sta per concludersi come  l’annus horribilis  per il mondo della musica e non solo, mentre attendevamo che questa  ecatombe  finisse, il giorno di Natale, manco a farlo apposta te ne sei andato anche tu. Che amarezza.

094238907-6c7638ba-2df4-4d05-9aa6-33a188983e75

Ancora non sono chiare le circostanze della tua morte. Alcuni lo ascrivono all’uso anzi all’abuso di droghe, altri ad un infarto. Fatto sta che campeggiano sui social network le tue ultime foto rubate in un ristorante dell’Oxfordshire dove ti eri ritirato a vita privata. Ingrassato, stanco, appesantito. Solo l’ombra di quel figo con i pantaloncini gialli e quei capelli meschati di chi è appena sbarcato dopo una crociera in barca a vela.

george-michael-giovane

O ancora niente a che vedere con quel figurino in completo Armani stretto attillato dei tempi di Fastlove, il tuo ritorno artistico. Quando all’apice del successo si sciolsero gli Wham! ricordo che lasciasti orde di fan increduli e attoniti. Molti addirittura minacciarono lo sciopero della fame chiedendo a gran voce la reunion del gruppo. Ma tu, incurante di tutto, debuttasti da solista nientepopodimeno che con “Careless Whisper” dimostrando di essere davvero un grande, grandissimo artista.

george-michael-in-his-hotel-bedroom-with-retired-hairdresser-carlos-arturo-ortiz

Ma non ti fermasti qui. I duetti con Whitney Houston, Aretha Franklin, Elton John amico. E su tutto ricordo soprattutto la tua versione di “Somebody to Love” nella commemorazione per la morte di Freddy Mercury, una versione che, a mio modesto parere, è addirittura meglio dell’originale.

Che tristezza. Con te se ne va un pezzo della nostra vita musicale e dei nostri ricordi. Chi ti ha amato e ti ama come me, non può però dimenticare la gogna mediatica alla quale sei stato sottoposto.

Quell’outing forzato dopo che ti arrestarono a Los Angeles per “atti osceni” perché “adescasti” un uomo – un poliziotto in borghese in realtà – in un bagno pubblico. Non fu una sorpresa. In fondo, lo sapevamo tutti che dietro tante ballate romantiche e sensibili non poteva nascondersi il più virile degli uomini.

Music - Wham's Farewell Concert - Wembley Stadium

Ma ne uscisti con una grazia senza pari. E facesti di quell’evento il tuo ritorno artistico con l’album Ladies and Gentleman che raccoglieva i tuoi maggiori successi da solista e la splendida Outside che fa qui o meno così “ Sono stanco del divano, sono stanco del tavolo da cucina…andiamo fuori, alla luce del sole…” accompagnato da un video stupendo dove facevi dell’ironia sull’accaduto. Ne uscisti vincente. In fondo facesti coming out quando il terreno per gli omosessuali era già spianato e il rogo di Torquemada solo un ricordo ma dispiacquero le modalità ed il tranello nel quale cadesti. E ci dispiace ancor di più che non potremo ascoltare l’album al quale stavi lavorando né il documentario dal titolo manco a dirlo “Freedom” come uno dei tuoi più grandi successi.

mte1oda0otcxndy5nda3nzu3

In pochi sapevano che il tuo vero nome era Georgios Kyriacos Panayiotou e che avevi orgini greche anche se eri nato a Nord di Londra.

Ahi George, che dolore che ci hai dato  proprio quando una delle tue canzoni più note “Last Christmas” risuonava dovunque, dalla radio, alle tv alle nostre colonne sonore del 25 dicembre, di ogni 25 dicembre.

Ho letto tanti commenti sulla tua morte. Tanti messaggi di commiato e tanti R.I.P. accorati. Ma ho anche letto tanto “His Last Christmas”. Last significa “scorso” in inglese ed in questo contesto e non “ultimo”. Ma ora niente ha più importanza. Per quanto mi riguarda ti ricorderò sempre così, sul materassino verde di Club Tropicana e con l’occhiale Wayfarer della Rayban. Bello come il sole, giovane e sfacciato. Yassu, Georgios. Ci mancherai.

 

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore