di Ottorino Gurgo
Può accadere che proprio da parte di chi più ostinatamente ci osteggia ci giunga l’aiuto più utile. È il caso, per venire al concreto, del sostegno, certamente non voluto, ma non per questo meno efficace che i partner europei stanno dando, di fatto, alle forze politiche di governo del nostro paese.
Facciamo riferimento, specificamente, a due episodi verificatisi nei giorni scorsi. Il primo concerne la preparazione del vertice sul problema dell’immigrazione che si è svolto domenica 24 giugno a Bruxelles. A questo evento, di fondamentale importanza e che, per l’argomento in discussione coinvolgeva in primo luogo l’Italia, i cosiddetti “poteri forti” dell’Unione europea, vale a dire la Francia e la Germania, si erano presentati con una bozza di risoluzione, preparata da loro, senza neppure consultare preventivamente il nostro governo.
L’aspra reazione dell’esecutivo italiano, che minacciava di non partecipare al vertice, ha costretto Francia e Germania ad una rapida marcia indietro.
Il vertice, in verità, si è rivelato assai meno importante di quel che alla vigilia si prevedeva, ma resta il fatto che, evidentemente, è con simili criteri che si pensa di poter gestire la politica europea, senza rendersi conto che in tal modo si alimenta l’inevitabile è legittima reazione degli italiani, con il duplice effetto di portarli a solidarizzare con le forze di governo e di aumentare la loro diffidenza (che, in alcuni casi si trasforma in vera e propria avversione) nei confronti dell’Europa.
Insomma, si è trattato di un autentico “scivolone” che ci si augura non debba ripetersi.
E di autentico “scivolone” si deve parlare anche per certe affermazioni del presidente francese Emmanuel Macron che, in un’intervista al quotidiano “Le Figaro”, ha definito il populismo come “la lebbra dell’Europa”
Macron non ha esplicitamente citato i due partiti di governo italiani (Lega e Cinquestelle). Ma il riferimento è apparso più che evidente.
Chi scrive non ha alcuna simpatia per il populismo emergente, ma un capo di Stato non può in alcun modo permettersi di ingiuriare le forze governative di un paese alleato (e non è la prima volta che Macron lo fa) senza capire che in questo modo induce inevitabilmente i cittadini di quel paese a schierarsi dalla parte di coloro che sono stati ingiuriati.
Così, dunque, l’Europa dimentica che è stato soprattutto il suo comportamento sulla questione dei migranti , con l’Italia abbandonata a se stessa, a suscitare il risentimento degli italiani nei suoi confronti a favorire la vittoria elettorale degli euroscettici. E ora, proseguendo su questa strada, continua sciaguratamente a favorire i suoi avversari.