Adolfo Mollichelli

Adolfo Mollichelli

Giornalista. Ha lavorato con il Roma ed il Mattino. Ha seguito, tra l'altro, come inviato speciale cinque Mondiali, altrettanti Europei, nove finali di Campioni-Champions e l'Olimpiade di Sydney

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Scudetto e palla al centro

di Adolfo Mollichelli -

 Dalla paratissima del ragazzone di Castellammare e relativo video di finezza inimitabile alla sorpresa dello Scida. Rovesciati gli umori lassù in vetta. Meglio: una rovesciata ha riaperto i giochi. Di nuovo quattro i punti di distacco. Numero ricco di storia e di significati: le quattro giornate di Napoli. Se il nero non si addice ad Elettra, ai bianconeri non si addice la sforbiciata. E va bene Ronaldo, ma farsi fregare da Simeon Tochukwu Nwanko detto Simy è il colmo. E ora il cielo, caro inimitabile Rino Gaetano, è sempre più blu. Anzi: più azzurro.

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Dybala e Insigne

Domenica è sempre domenica. E molto se non tutto si deciderà all’Allianz di Turìn. Il maestro del divertimento Sarri contro il maestro del cambiamento Allegri. Zio Maurizio che si tiene stretti i titolarissimi più tre. Il conte Max che quasi mai veste la sua madama con gli stessi pizzi e merletti. Di nuovo a meno quattro perché Sarri ha goduto di Insigne, l’uomo in più.

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Adolfo Mollichelli

E Allegri ha scelto Sturaro l’uomo in meno. Più Marchisio, ex molto ex principino. Il gioco mandato giù a memoria di zio Maurizio e la spocchiosa pretesa del conte Max di far giocare da campioni brocchi autentici. Prevedibile che el partido del domingo si giocherà sul filo dell’incertezza.

Napul’è ‘na squadra sporca. Mi spiego: non è brillante come ad inizio stagione ma ha anema ‘e core. Madama dopo l’exploit vano a Madrid non è più lei.

Elementare Watson. Zio Maurizio si diverte a far giocare i suoi in un certo modo. Il conte Max si diverte ad ingarbugliare le carte salvo poi azzeccare gli aggiusti.

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Maurizio Sarri e Max Allegri

Ma non sempre il giochino riesce. E poi c’è quella voglia matta di emulare i successi della squadra del pibe senza averlo el pibe. E la pancia piena della vecchia signora che dopo sei anni di pranzi luculliani potrebbe anche sentirsi sazia. All’improvviso. Due i desaparecidos che non t’aspetti, uno per parte: Hamsik e Dybala. Più semplice trovare un sostituto per lo slovacco in cresta che per l’argentino che gioca col volto in maschera.

Il Napoli è (quasi) sempre se stesso. La Juve è camaleontica. Torna Koulibaly in coppia con Albiol. A proposito: il buon Tonelli ha colpo di testa all’inglese. Non vorrei essere al posto di Sarri nel decidere i tre del centrocampo. Allegri avrà il problema Benatia: marca sempre a distanza l’avversario diretto, da quando Crozza... Sarà sfida tra centravanti.

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L’esultanza di Milik dopo il gol all’Udinese

A proposito zio Maurizio, lo lascerai in panca il polacco? Si giocherà di notte, senza il notturno di Chopin? E indecifrabile il Gonzalo di questi tempi. Ci si attende che spari addosso a Reina. Come ha fatto a Crotone con Cordaz.

Prego, un esame di sensibilità per l’arbitro che verrà designato. Chissà perché mi frulla nella testa la storica frase del Genny Savastano in tuta: “credo che con diciotto uomini sia possibile fare la rivoluzione ed assaltare il Palazzo”. Il Che ne aveva qualcuno in più. E un sigaro sempre tra le labbra. Zio Maurizio dovrà farsi bastare il bocchino dei tormenti.

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Luis Alberto

Se una rovesciata ti può rovinare la vita, un campionissimo te la può allungare. Che giocator quel Luis Alberto hijo del España scovato dalla Lazio e che ora il Barcellona vorrebbe per sostituire Iniesta.

Merita la copertina anche il francese Veretout pagato 7 milioni dalla Fiorentina: tre gol e tanto altro. Chi ha direttori sportivi con occhio di lince gioisca.

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Il ritorno prepotente al gol dell’Inter col Cagliari

Ce ne sono pochi in giro di quelli che ne capiscono. E’ la figura che manca al Napoli, tanto per chiarirci le idee.

E’ tornato il trombettiere che suona la carica per la beneamata. Ma non basta ancora per la sicurezza di un piazzamento in Champions. Il veleno nella coda: anche l’Udinese s’è aggiunta al ballo delle sette sorelle traballanti.

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