Ottorino Gurgo

Ottorino Gurgo

Ottorino Gurgo, scrittore e giornalista italiano. E’ stato per molti anni notista politico de Il Giornale al fianco di Indro Montanelli. Poi capo della redazione romana de il Mattino, direttore del Roma, editorialista del Giorno e dell’Informazione. E’ stato conduttore della rubrica politica “Il Punto” per il Gr2. Autore di numerosi saggi tra i quali "Vietnam controrapporto", "Perché i Kennedy muoiono", "Sciascia" e "L’illuminista cristiano".

salvini-di-maio-mar

Di Maio–Salvini, finchè il Pd non vi separi

 di Ottorino Gurgo -

 Non è soltanto l’aspra rivalità tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, entrambi desiderosi di ottenere per sé la guida del governo, a bloccare la soluzione della crisi con grande rammarico di Sergio Mattarella, ansioso di porre fine a quella che sta diventando una telenovela sempre più stucchevole è deciso a dare finalmente al paese un esecutivo nella pienezza delle sue funzioni.

29512608_1611348755650782_5251658279465793791_n

Il leader dei Cinquestelle non sembra intenzionato a rimuovere il veto nei confronti di Silvio Berlusconi. In realtà tra l’alleanza con la coalizione di centro-destra (con o senza il leader di Forza Italia) è quella con i democratici, Di Maio preferirebbe quella con questi ultimi. E per almeno tre ragioni.

La prima è che il gap tra Cinquestelle e Pd è tale da non consentire dubbi circa il ruolo delle due forze politiche all’interno di una eventuale alleanza la cui leadership spetterebbe, senza dubbio alcuno, ai pentastellati.

3 Ottorino Gurgo

Ottorino Gurgo

Il secondo elemento – tutt’altro che trascurabile – del quale tener conto è che sia Di Maio, sia lo stesso Grillo, sanno perfettamente che la base del loro Movimento ha subito, con il voto del 4 marzo, una vera e propria mutazione genetica.

Ci spieghiamo. Prima delle elezioni, i Cinquestelle, per quanto possa essere difficile valutarli secondo i parametri tradizionali, venivano assimilati più alla destra che alla sinistra. Il 4 marzo questo stato di cose si è ribaltato.

a01e017190ed921475a841c605d38d0a-kWrB-U110125552015954h-1024x576@LaStampa.it

M5Stelle e Pd, odio amore?

L’analisi dei flussi elettorali ha inequivocabilmente dimostrato che, nelle recenti consultazioni, i voti perduti dal Pd sono andati in larghissima parte a rimpinguare le riserve di voti dei Cinquestelle.

Ciò comporta, con molta probabilità, che l’attuale elettorato pentastellato è più orientato verso il centro-sinistra che verso il centro-destra e preferirebbe, quindi, un accordo con i democratici piuttosto che con la coalizione guidata da Salvini.

1523084199400.jpg--luigi_di_maio__l_appello_al_pd___la_guerra_e_finita__nessun_veto_su_renzi__diamo_un_governo_all_italia__

Governo M5 Stelle -Pd? C’è l’ombra di Renzi…

Infine è da tener presente un altro elemento che potremmo definire psicologico che non va trascurato. Di Maio e la sua squadra hanno una gran voglia di “conquistare” il governo, ma al tempo stesso, sono lacerati dal timore di non essere all’altezza del compito.

L’accordo con i “dem” consentirebbe loro di avvalersi dell’aiuto di alcuni di coloro (si sussurra, ad esempio, che a Paolo Gentiloni potrebbe essere assegnato, per tranquillizzare gli alleati, il ministero degli Esteri).

Intendiamoci. Si tratta soltanto di ipotesi; ma sono ipotesi che, almeno in parte, valgono a spiegare certi ritardi e il permanere del veto dei Cinquestelle contro Berlusconi.

 

 

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore