di Adolfo Mollichelli -

 Un bell’intermezzo di coppa con le orecchie in attesa della dodicesima di campionato con tanto di sosta per gli impegni della Nazionale. Quindici anni dopo, abbiamo la possibilità che le nostre quattro più belle del reame approdino agli ottavi. Alleluia. Finora, solo il Napoli è imbattuto e nel girone di ferro con Psg e Liverpool. Aveva perduto l’Inter a Barcellona, aveva perduto la Roma a Madrid, ha perduto la Juve in casa col Manchester United.

Insigne e Buffon

Fu detto che in ogni napoletano c’è un europeo scontento. E può valere anche per il calcio perché gli azzurri con risvolti giallini hanno raccolto meno di quanto meritassero: il palo a Belgrado, la beffa di Parigi, la beffa sanpaolina. Buffon, fischiatissimo, con due interventi straordinari ha rimandato la capitolazione soltanto dal dischetto. Lorenzolo cecchino, goleador europeo.

Quant’è cresciuto il piccoletto (non di statura, ovvio) grazie all’intuizione di Carletto che gli ha detto chiaro e tondo: piccolo, la fascia ti sta stretta.

Ancelotti e Cavani

Restano nella mente i meravigliosi venticinque minuti (secondo tempo) che fecero tremare lo squadrone dello sceicco sotto osservazione per il fair play finanziario violato, insieme con il City di Guardiola. Ricchi, sfacciatamente straricchi i parigini spocchiosi come Macron eppure messi sotto quando il pallino è passato nelle mani di Carletto. Che, mi sa, se la cava anche a boccette. Poche ore dopo la sberla rimediata a Belgrado dal più noioso Liverpool che abbia mai visto. Pare che la torcida belgradese si sia chiesta chi erano i Beatles ed abbia chiesto a Klopp: chiedici chi era Pavkov, centravanti segaligno e bruttino ma terribilmente cecchino di testa e di piede. Una volta i tipi così erano definiti centravanti di paese e Klopp ha fatto flop.

Il gol del pareggio di Icardi al Barcellona

Orgogliosa la Beneamata che ha goduto dell’assenza forzata di Messi e che ha mostrato al mondo intero quel fenomeno di Handanovic, tra i primi cinque portieri del mondo, segùn mì parecer. E che ha esibito l’ennesimo gol di Maurito Icardi che è un re Mida a modo suo: ogni pallone che tocca lo trasforma nell’oro del gol.

Okay la Roma a Mosca. Da Verdone al Pupone avevano implorato: Roma non fa’ la stupida stasera. Accontentati. Con i sigilli di Manolas il greco e di Pellegrini il gioiellino di casa. Lontana dalle buche della capitale, la squadra giallorossa si ritrova in Europa, beh una volta era caput mundi, addirittura.

Ronaldo.e Pogba

Finalino sull’harakiri di Madama Juve sulle orme della Butterfly. Avesse vinto con tre gol di scarto, sarebbe stato il minimo. Pali a parte, i rigori in movimento ciccati da Pjanic e da Cuadrado gridano vendetta. Inutile il golazo di Cristiano Ronaldo, e sono 121 in coppa.

Credo che Allegri abbia fatto mea culpa per le cervellotiche sostituzioni, quelle che Mou ha azzeccato, more solito. Sacchi diceva che serve sempre el bucio de cul. Mourinho ne ha sempre avuto. Derby d’Italia tra spalti e panca portoghese, un pubblico civile l’avrebbe evitato. E se avesse avuto un briciolo d’intelligenza, avrebbe potuto ringraziare Mou che fu l’unico a etichettare come di cartone quello scudetto portato in dote da Guido Rossi.

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