Mimmo Carratelli

Mimmo Carratelli

Giornalista e scrittore. È stato inviato speciale e caporedattore al “Roma” di Napoli, a “La Gazzetta dello Sport”, al “Corriere dello Sport-Stadio”, a “Il Mattino”, oltre che vicedirettore del “Guerin Sportivo”.

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Ma il delfino scugnizzo
non sogna le balene

di Mimmo Carratelli

Il mare di Napoli è il mare dei delfini. Uno studio realizzato da Oceanomare Delphis Onlus che si occupa del monitoraggio dei cetacei nel mare Mediterraneo ci ha rivelato che nel 2015  sono stati realizzati più di sessanta avvistamenti di cetacei nel nostro golfo. Quattro specie diverse: capodoglio (Physeter macrocephalus), grampo (Grampus griseus), stenella striata (Stenella coeruleoalba) e tursiope (Tursiops truncatus). E nei mari di Ischia è tornato, dopo cinque anni di assenza, anche il capodoglio Aletes, una specie classificata endangered, cioè in pericolo di estinzione. Lo confesso: ho scoperto di amare i delfini…

13295235_10208316852152215_407743660_nSi, una passione improvvisa per i delfini. Il mio amico strizzacervelli ha questa spiegazione: “E’ perché tu sogni di essere un delfino, vorresti diventare un delfino”.

Lo rassicuro che questo non rientra nei miei progetti, almeno quelli più immediati. Lui insiste: “Non te ne rendi conto. E’ il subconscio che lavora. Tu sogni di essere un delfino, poi ti svegli e non te ne ricordi più”.

-49be-aaaa-e91cde9120d1Va bene. Io sogno di essere un delfino e i delfini sognano? Mi sembrava una domanda sciocca, ma ho avuto una risposta stupefacente. I delfini sognano. Me ne riferisce un “professore di delfini” al corrente delle ultime novità su questi fantastici mammiferi del mare. “Non è una domanda sciocca – dice. – Perché i delfini sognano. E sai che cosa sognano? Le balene.” 

-Le balene? Proprio così” mi dice.

Planète Sauvage à Port Saint Père

Planète Sauvage, Port Saint Père

-E tu come lo sai? Tempo fa i guardiani notturni dell’Acquarium Planète Sauvage di Port-Saint-Pere, nella regione francese della Loira, si accorsero che i delfini dell’acquario emettevano di notte dei suoni, come una specie di litania.”

-I delfini dormono? “E perché non dovrebbero?” – dice il Professore.- Essi dormono galleggiando sulla superficie dell’acqua e una metà del loro cervello rimane ‘sveglia’a vigilare.”
-Metà dormono e metà no?
Non fare lo sciocco. E’ così. Torniamo all’acquario francese. I guardiani riferiscono della litania notturna dei delfini e una ricercatrice dell’Università di Rennes, di quelli che studiano il comportamento degli animali nel loro ambiente naturale, inserisce nella vasca dei delfini di Port-SaintPere dei microfoni sottomarini per catturare i loro suoni notturni. Ve li lascia per otto notti.”
-Una vera violazione della privacy di quei delfini!
“Sta a sentire. I suoni vengono scomposti su registratori digitali e si scopre che i delfini di PortSaint-Pere sognano le balene.”
-Come hanno fatto a scoprirlo?
Hanno identificato venticinque piccoli suoni dei delfini di PortSaint-Pere che non avevano mai emesso.

VhVPOuSwbiH_Pylf_pd-E allora? “Ecco la scoperta sensazionale. I ricercatori francesi si sono trovati di fronte a una identica sequenza di quei venticinque suoni dei delfini nelle emissioni della balena megattera.”
-Megattera? E che vuol dire?
E’ il nome di una delle tante famiglie delle balene”.
-E com’è questa megattera?
Ti stai distraendo dai delfini, ma ti accontento. Però non farti idee strane. Le megattere non sono le pin-up del mare. Hanno un corpo tozzo e una gobba sul dorso.
-Brutte, direi. “Stai buono. Sono maschi e femmine. Tu hai sentito megattera e hai creduto che fossero solo femmine.”

cetacei-2-600x400-L’ho creduto. “Bene. Le balene megattere, maschi e femmine, sono le balene che hanno le più strambe abitudini di corteggiamento amoroso. Si girano e si rigirano più volte sulla superficie del mare battendo l’acqua con le loro grandi pinne e schiaffeggiandosi tra loro con le pinne.”
-Un’orgia marina, direi.
I maschi poi emettono un ‘canto’ che dura dai dieci ai venti minuti. Non si sa bene di che cosa si tratti, ma potrebbe essere un invito all’accoppiamento.”
-Noi siamo più semplici. Fischiamo.
Torniamo ai delfini. Quelli dell’acquario francese non erano mai stati nell’oceano. Sono nati in cattività. Quindi non hanno mai visto le balene e perciò non ne potevano imitare il suono.”
-E come si fa a sognare una cosa mai vista?
“E’ possibile perché si può fantasticare nei sogni.”
-Spiegami meglio il sogno dei delfini di Port-Saint-Pere.
L’ha spiegato un biologo britannico esperto di linguaggio animale. Messo al corrente dell’esperimento di Port-SaintPere ha detto che i delfini imitano inconsapevolmente le balene durante il sonno perché sono le balene che stanno sognando.”

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Sharon Stone, Basic Instinct

-Sapevo che i delfini sono estremamente intelligenti. E allora non mi meraviglio che sognino le balene come io sogno Sharon Stone.
“Ma ha 58 anni e da più di venti non accavalla più le gambe!
-Basic Instinct è di ventiquattro anni fa?
Hai già dimenticato la tua improvvisa passione per i delfini.
-Hai ragione. Cos’altro puoi dirmi.
Per esempio, i delfini hanno un’enorme capacità comunicativa. Sono socievolissimi. Hanno sviluppato una particolare capacità di comprendere certi tipi di linguaggio umano.”
-Ci capiscono?
Capiscono il linguaggio dei nostri segni. Per ora. Ma ci sono studiosi che si dicono certi che un giorno riusciremo a dialogare con i delfini. Oggi lo facciamo con il linguaggio dei sordomuti. A segni. I delfini ‘parlano’ tra loro. Esistono diverse registrazioni del linguaggio dei delfini e c’è una notevole documentazione sulla loro straordinaria intelligenza.”

230331194-ed5585f6-bccd-4f63-a16d-ae3a8b8c4edb 230331197-9f8651a1-2e61-4ed6-8d2b-aaee2f4c4f41-Non vorrei che rimanessero delusi quando avranno imparato a parlare con noi.
“I delfini hanno un ‘vocabolario’ ricchissimo. Essi ‘parlano’ tra loro fischiando, grugnendo, strillando. Emettono una vasta gamma di suoni e di ultrasuoni. I primi li percepiamo, i secondi hanno frequenze troppo elevate per il nostro limitatissimo orecchio e ci sfuggono.
-Allora, gli ultrasuoni sono un loro linguaggio segreto. Ci guardano e magari ‘parlano’ tra di loro con gli ultrasuoni e noi non scopriremo mai che cosa si stanno dicendo. Possono guardarci giocondamente e parlare male di noi. Potrebbero fare gli agenti segreti.
Non scherzare. I delfini hanno fatto la guerra.”

381-Hanno fatto gli agenti segreti in guerra?
“Non proprio. E’ noto che gli americani li hanno impiegati in Vietnam e poi nella prima Guerra del Golfo. Gli piazzavano un ordigno esplosivo sul naso e li mandavano contro i bersagli da colpire.
-Addestrati a fare i delfinikamikaze? Da non credere. Ma ne ho sentito parlare.
I russi hanno sfruttato meglio la loro intelligenza.”—–  —Anche i russi? “Quando c’era ancora l’Urss, avevano una base di addestramento dei delfini a Sebastopoli, sul Mar Nero. Li addestravano nel controllo degli accessi alle basi militari. I delfini erano addestrati a premere col muso un pulsante di allarme segnalando le presenze nemiche. Altri venivano addestrati per sostenere un vero e proprio combattimento corpo a corpo contro i sommozzatori avversari. Erano dotati di un arpione sulla schiena per uccidere.”

6EN_90241079_0005-Se queste sono le premesse, non credo che i delfini avranno piacere a conoscerci meglio.
Ne hanno una gran voglia.”
-Tu dici?
“Hanno una gran voglia di socializzare ed è riconosciuta la loro particolare abilità a entrare in contatto con noi.”
-Se ne pentiranno.
Ma tu li hai visti mai i delfini?”

San Diego Sea Worl

San Diego, Sea Worl

-In mare, no. Mai. Molti anni fa sono stato a San Diego per la Coppa America di vela e in un giorno di riposo sono andato al Sea World, l’immenso parco ricavato negli anni ’40 e ’60 da una zona paludosa. Nel parco sorgono acquari sensazionali. Ce ne sono di quelli tradizionali, poi ci sono immense piscine con grandi vetrate sul fondo attraverso le quali si possono vedere leoni marini, squali, orche, e ancora grandi vasche all’aperto dove è possibile, in certi orari, dare da mangiare e magari toccare delfini e foche. Dalle orche è meglio tenersi lontani. Pinguini e fenicotteri rosa passeggiano nelle vicinanze. Al Sea World ho visto le più straordinarie esibizioni di delfini. Tutta qui la mia esperienza con loro.
Ti sono piaciuti molto?”
-Mi piacevano le ragazze che gli facevano fare le acrobazie più straordinarie. Se avessi già saputo della loro straordinaria intelligenza, gli avrei fatto l’occhiolino chiedendogli a segni di agevolarmi nel fissare un appuntamento con una delle ragazze.
“L’avresti potuto fare con i segni appropriati.”

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Sea Word, una “compagna di lavoro” dei delfini

-Ma, forse, i delfini erano gelosi delle loro, come chiamarle?, domatrici e mi avrebbero segnalato un indirizzo sbagliato.
No, domatrici no. Compagne di lavoro, di giochi, è meglio. Ma avevi puntato una ragazza in particolare?”
-Una brunetta sdegnosa del Mississippi.
“Sdegnosa, perché?”
-Non mi filava e faceva un sacco di moine al suo delfino. Lo cavalcava e aveva delle magnifiche gambe nude sotto gli shorts cortissimi e terribilmente aderenti.
“Avresti potuto provare con una ragazza della Pennsylvania se ce n’erano. Sharon Stone è della Pennsylvania.”
-Non c’erano ragazze della Pennsylvania. Ce n’era una del Wisconsin. Ma a me piaceva la brunetta sdegnosa del Mississippi.
Mi stai prendendo in giro. La filastrocca la conosco, ma diceva diversamente. Diceva ombretta sdegnosa del Mississippi.”
-Professore, ti trovo più intelligente dei delfini. Ed è quanto dire. E con questo ti saluto.

 

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