Luisella Pescatori

Luisella Pescatori

Attrice e scrittrice, attenta alle tendenze, alla moda ma soprattutto alla Bellezza, in tutte le sue forme ed espressioni. “L'eleganza di pensiero è Arte” questo il suo motto, il suo mood

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Faccia di bronzo

di Luisella Pescatori

Che arrivino a Milano o meno per Expo 2015, come chiede l’ambasciatore della Lombardia per le belle arti, il professor Vittorio Sgarbi, e come respinge la richiesta la città di Reggio Calabria, ci sembra un ragionar civile, ma che arrivi un francese a disonorare la virilità dei due guerrieri di Riace ci fa trasalire non poco, e non chiamatela Arte, per favore.

I bronzi se ne stavano insabbiati a otto metri sott’acqua (non negli abissi) nel fondale ionico. Grazie all’avvistamento di un sub romano vengono riportati alla luce il 16 agosto 1972. Viaggiano, tra Reggio, Firenze e Roma per restauri e per le prime esposizioni “sociali” ed infine vengono collocati al Museo nazionale archeologico di Reggio dove, dati alla mano, il progetto mastodontico di restauro dell’ospitante museo non è ripagato dal numero delle visite, che peraltro di più non potrebbero essere, per una questione di sostenibilità nella logistica.

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Vittorio Sgarbi

L’idea di Sgarbi di “voler spezzare temporaneamente le catene” ai bronzi, certamente è più dignitosa e decorosa, di un travestimento carnevalesco di pessimo gusto ed è un mix di intelligenza, cultura e business.

La posizione chiastica, che conferisce loro quella postura  sciolta, evidentemente ha solleticato la fantasia del fotografo francese Gerald Bruneau, niente mento allievo di Andy Warhol,  che ha confuso una improbabile performance artistica con Arte, offendendo la mascolinità delle statue truccandole e addobbandole per uno shooting fotografico, come manichini di uno scadente sexy shop con uno sgargiante boa fucsia, un tanga leopardato e un velo da sposa.

Evidentemente gli “strascichi” del Gay Pride, sfilato il 19 luglio per le vie di Reggio Calabria, sono stati fonte di ispirazione assolutamente kitch per il fotografo che si è permesso ancora una volta di giocare senza rispetto con un’opera d’arte, simbolo della nostra cultura.

Perché mai non se ne va al Louvre a farsi immortalare nudo coricato accanto all’Ermafrodito dormiente? Un dubbio mi sorge: ma davvero nessuno si è accorto di nulla nella fase d’allestimento della mise en espace estemporanea: fuori luogo, fuori tema? O forse i bronzi sono incustoditi e quindi sensibili agli Art Attack dei visitatori? Verrebbe da dire, menomale che non sono tanti…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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