di Luisella Pescatori

La mediterranea Clarissa Marchese è la nuova reginetta che suggella vincente, per il terzo anno consecutivo, la bellezza siciliana: è l’undicesima Miss per la Trinacria, la terra più premiata nella storia del concorso. Certo la neoeletta incarna perfettamente la bellezza nazionale e ha i tratti somatici assolutamente rappresentativi dell’italica beltà. Viene spontaneo però affermare che anche le venete erano belle e sostenute da un acceso tifo. 

Clarissa Marchese

Ci svela, il noto talent scout, Riccardo Gubiani che le candidate ideali per vincere il titolo sono state eliminate nelle primissime battute del concorso. Belle, molto belle, sicuramente più belle della vincitrice.

Riccardo Gubiani

Riccardo Gubiani, dirige con successo da 16 anni la GR Management la sua Models Scouting Agency ed esporta la bellezza italiana all’estero: è,infatti, ambasciatore della moda italiana, per titolo conferitogli nel 2013 dalla Camera Regionale della Moda Calabria. Inoltre è membro del gruppo di lavoro patrocinato e organizzato dalla Confartigianato per l’esportazione del patrimonio artigianale italiano nel mondo, e la Cina e la Romania sono i primi due paesi interessati. La sua Agenzia vanta molteplici collaborazioni estere con la Fashion TV di Bucarest per esempio e cura importanti allestimenti di grandi eventi Alta Moda, tra cui la prossima apertura, a metà ottobre, del negozio dello stilista Celli (Alta Moda Sposi) a Doha in Qatar. Celli è lo stilista che in quest’ultima edizione di Miss Italia, per la prima volta nella storia del concorso, ha vestito da sposa le Miss finaliste. Gubiani, infine, come esperto del settore, cura, nella giuria tecnica, le fasi delle selezioni e la finale regionale per il Lazio.

Simona Ventura e Patrizia Mirigliani

“Questa edizione di Miss Italia” spiega Riccardo Gubiani “ ha il sapore della rinascita. Uno spettacolo davvero ben riuscito: grazie all’eleganza di Super Simo, regina riconfermata dello show e all’imponente vincente scenografia. Uno spettacolo raffinato, con una Ventura impeccabile, che si riafferma, con forza, abile conduttrice anche se a tratti si perde in battute troppo inglesi e il pubblico non raccoglie. Miss Italia andava solo svecchiato e riportato allo splendore degli anni di successo per catturare audience. E così è stato.”

Ma quali sono, se ce ne sono, i punti deboli di questa edizione e cosa non ha funzionato? “Sicuramente la giuria, inadeguata e impreparata, che indebolisce il significato del concorso. È un cocktail di caratteri e stili: Emis Killa, rapper, il cestista Marco Belinelli, il direttore di “Di Più” Sandro Mayer, Alessandro Preziosi e Alena Seredova. Un Alessandro Preziosi,  a tratti impacciato e uno scontato Mayer non certo all’altezza del compito assegnatogli, non c’erano giurati competenti, e non hanno potuto fare valutazioni di carattere tecnico: io avrei messo in giuria, uno stilista, un esperto di portamento, di immagine e di dizione.

La giuria di Miss Italia 2014

Non dimentichiamoci che le aspiranti Miss sostengono lunghissimi turni di prove. Per i 15 giorni antecedenti l’evento,  sono sottoposte ad un allenamento massacrante, devono sottostare e regole molto severe, che insegnano quanto il rigore e la disciplina siano alla base di ogni regolamento di palcoscenico, o di passerella. Vivono gomito a gomito per tutto il periodo delle prove, nascono quindi grandi amicizie o grandi antipatie tra le rivali. È un’esperienza umana stressante e snervante. Comunque sia hanno la possibilità di sperimentare una professione in un ambiente altamente qualificante. Quindi si meritano anche una comprovata competenza da parte della giuria. Si sono invece sentite, da quel lato, tante banalità e battute scontate. “

Riccardo Gubiani intervista Carol Cordella

“Altra pecca, a mio avviso – continua Gubiani – è stata l’assenza di un richiamo alla storia del concorso, che ha ben 75 anni, e proprio perché era l’edizione del rilancio del concorso, avrei rivisitato le epoche e gli allestimenti degli anni d’oro, proprio per far capire il cambiamento. Avrei anche invitato le Miss che hanno fatto la storia di Miss Italia. Le più famose del passato. Dagli anni 90 in poi diciamo che chi vince il concorso è già incoronata al successo, ed è destinata ad una carriera duratura nel tempo.”

Qual è il diretto competitor di Miss Italia? “Gli unici due concorsi di bellezza degni di tale nome sono Miss Italia e Miss Muretto, storica manifestazione di Alassio che ha incoronato nel 1986 reginetta di bellezza proprio la stessa Simona Ventura e che quest’anno è stata cancellata perché servono nuove idee per rilanciare l’evento.

Il valore sociale di Miss Italia? “Indubbiamente insieme a Sanremo, Miss Italia è l’evento nazional-popolare per antonomasia. È sempre un buon canale per veicolare messaggi sociali e infatti puntuale è arrivata la denuncia dei lavoratori campani contro la disoccupazione e sottolineo che  Patrizia Mirigliani, è molto attenta e attiva sulle tematiche sociali, quindi credo alla genuinità dell’accaduto. Non ho apprezzato invece la scelta di un motto personale per ogni ragazza, perché le citazioni, di altri, non servono a far capire chi sei!”

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