Mimmo Carratelli

Mimmo Carratelli

Giornalista e scrittore. È stato inviato speciale e caporedattore al “Roma” di Napoli, a “La Gazzetta dello Sport”, al “Corriere dello Sport-Stadio”, a “Il Mattino”, oltre che vicedirettore del “Guerin Sportivo”.

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E la Roma restò in Braca di tela…

di Mimmo Carratelli

Diario derby /3  Quando il Napoli dei “centomila cuori” di Roberto Fiore sbancò l’Olimpico con una prodezza di Paolino Braca, unico gol in serie A. Le vittorie legate alle prodezze di Vinicio(da calciatore e da allenatore) Sivori e Maradona.

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Ancelotti e Maradona

La prima vittoria a Roma la siglarono Vojak e Rosetti (2-1) nel campionato 1933-34. Passarono ventitré anni prima della seconda impresa azzurra, 3-1 nel campionato 1956-57 con il gol di Vitali e la “doppietta” di Vinicio. Successo bissato l’anno dopo, 2-0 secco, Di Giacomo e Vinicio a segno.

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Paolino Braca

Il 2 ottobre 1966, con Pesaola in panchina negli anni del boom di Roberto Fiore, il presidente dei “centomila cuori”, il Napoli trascinò quarantamila tifosi all’Olimpico. Il Napoli (2-0) avrebbe potuto vincere di goleada. Sivori colpì due traverse. Quattro almeno le altre occasioni per fare centro. Fu il pomeriggio di gloria di Paolino Braca, 22 anni, abruzzese di Giulianova, che giocava all’ala sinistra. Portò in vantaggio il Napoli col suo primo e unico gol in serie A, una rete spettacolare dopo appena cinque minuti di gioco. Sul cross di Juliano, stoppò di sinistro e scaraventò il pallone al volo di destro nella porta di Pizzaballa. Il raddoppio lo segnò Sivori con un diabolico pallonetto all’incrocio dei pali dopo un’ubriacante azione Juliano-Sivori-Orlando. Omar sul punto di cadere in area scodellò quasi da terra la sua magia tra due difensori.

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Canè, Juliano, Altafini e Sivori

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Giorgio Braglia

Giorgio “Guitar” Braglia siglò la vittoria (1-0) nel campionato 1973-74, l’anno del primo Napoli furente di Vinicio che si piazzò terzo. Fu il quinto successo azzurro sul campo della Roma, dove il Napoli del leone brasiliano tornò a vincere largamente il 2 maggio 1976 (3-0) con la rete di Sperotto e la “doppietta” di Savoldi. Giannantonio Sperotto era un robusto attaccante veneto e quello fu il suo unico gol con la maglia azzurra.

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Conti e Maradona

conti_maradonaNegli anni di Maradona, una sola vittoria, tre pareggi e due sconfitte. Resta memorabile l’1-0 di Diego nell’anno del primo scudetto. 26 ottobre 1986: Maradona, in dubbio fino all’ultimo per problemi muscolari, gioca quasi da fermo, ma dispensa colpi geniali. Di fronte la Roma di Eriksson. Olimpico affollato da ventimila napoletani in un bel pomeriggio di sole. La partita segnò il debutto di Francesco Romano, napoletano di Saviano, “Tota” come lo chiamò il pibe perché, riccioli neri e faccia da bravo ragazzo, somigliava a un giocatore argentino con quel nome. Fu la trovata di Ottavio Bianchi che lo inserì in squadra ed escluse Carnevale. Il Napoli di Diego aveva finalmente quel regista di centrocampo che gli mancava, scovato da Pierpaolo Marino che lo prese dalla Triestina per due miliardi. Fu un assist geniale di Giordano a mandare in gol Maradona che realizzò con due tocchi magistrali davanti a Tancredi. Era la “magica Roma” che giocava per lo scudetto, ma finì a metà classifica.

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Ciro Ferrara

L’ottavo successo azzurro sul campo giallorosso (3-2) arrivò il 12 settembre 1993, Lippi in panchina, la stagione del debutto di Batman Taglialatela, Fabio Cannavaro stopper titolare.

Se ne erano andati Careca, Zola, Crippa, ceduti questi ultimi due al Parma per esigenze di bilancio. Arrivò Paolo Di Canio a 25 anni. Il Napoli due volte in vantaggio con Buso e Di Canio, due volte raggiunto, ma a venti minuti dalla fine andava in gol Ferrara. Sul lancio di Thern, Ciro schizzava da ala sinistra, dribblava Piacentini e insaccava con un tiro fortissimo evitando l’ultimo intervento di Comi.

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Francesco Totti e Rudi Garcia

Gli anni Settanta sono stati i più propizi sul campo della Roma (due vittorie e sette pareggi dal 1973 al 1982). Una buona serie anche all’inizio degli anni Novanta: sei anni di imbattibilità (una vittoria e cinque pareggi dal 1989 al 1995). Ora c’è la Roma americana di James Pallotta, uno degli uomini più ricchi di Boston, presidente dal 2012. Ha investito sinora 274,3 milioni di euro in acquisti (nello stesso periodo 241,4 per il Napoli). Debuttò con Zeman, poi è arrivato Garcia.

(3.fine)

 

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