di Alessio Buccafusca
Quella che sta succedendo al teatro dell’Opera nazionale di Bucarest è qualcosa di speciale. Perché è in atto un conflitto che va ben al di là dell’ovattato, fascinoso mondo della danza. E’ qualcosa di più. Per come si è sviluppata, perché come è cresciuta, per come è stata vissuta dentro e fuori il mondo del palcoscenico. C’è una sorta di ostracismo nei confronti dei ballerini stranieri. A molti è venuta in mente Baia Mare una cittadina a nord della Romania. Lì c’è un muro alto circa due metri e lungo 100, separa il quartiere Rom dal resto della città. Ora c’è un muro anche a Bucarest. Il muro della danza
Johan Kobborg, ballerino e coreografo danese, direttore del Balletto nazionale rumeno, ha deciso di dimettersi dopo un conflitto con la gestione del Teatro dell’Opera Nazionale. “E ‘stata una delle decisioni più difficili, tormentate della mia vita. Ma eravamo arrivati ad un punto in cui non potevo più andare avanti. In poche parole non mi è stata data altra scelta. Ed ho dovuto rassegnare le dimissioni.”
Johan Kobborg, 43 anni, è stato un ballerino sia con il Balletto Reale Danese e il Royal Ballet di Londra, prima di diventare il direttore del Balletto nazionale rumeno poco più di due anni fa.
In poco più di due anni, è riuscito ad aumentare la notorietà della compagnia di danza portando famose compagnie di balletto internazionali a Bucarest. Il più recente produzione è stata Manon, per la prima volta eseguita in Romania il 2 aprile di quest’anno.
Ma che cosa è successo? Un ciclone ha scosso nei giorni scorsi al teatro dell’Opera nazionale di Bucarest, neanche dieci giorni fa Ioan Dinca è stato sospeso dalla direzione generale, perché incriminato per corruzione. Al suo posto nominato direttore generale ad interim Tiberiu Soare. Soltanto il giorno dopo Johan Kobborg è stato rimosso dalla carica di direttore artistico della compagnia di balletto di ONB.
Perché? La risposta ufficiale è stata molto semplice, anche se per molti poco convincente. “Non esiste nella pianta organica del teatro la figura di Kobborg, cioè quella di direttore artistico”. Volevano mantenere il ballerino danese ma senza conferirgli ufficialmente la carica.
Ed è stato un finimondo. Una vera insurrezione da parte di ballerini a cominciare da Alina Cojocaru che, tra l’altro, è anche la fidanzata di Kobborg. La prevista Manon è saltata. Una situazione difficile che ha visto anche l’intervento ministro della cultura della Romania Vlad Alexandrescu. E sembrava esserci riuscito. Tiberiu Soare sarebbe stato sostituito nella carica di direttore generale ad interim dal direttore d’orchestra rumeno Vlad Conta mentre Soare rimaneva un vice direttore generale. Johan Kobborg avrebbe ricoperto la nuova posizione di direttore artistico della compagnia di balletto del Teatro Nazionale. Tutto a posto?
Ma neanche per sogno. Sono passati due giorni e Kobborg ha confermato le dimissioni. “E’ stato chiesto a me e ad Alina di mentire. Di dire che la Manon non si era svolta perché il ballerino tedesco Friedemann Vogel aveva dato improvvisamente forfeit. E non è tutto. Vlad Conta mi avrebbe voluto far collaborare con Tiberiu Soare, un uomo che ha dimostrato grande e grave ostilità con i ballerini (si sussurra di minacce ndr) stranieri. Basta dire che pretendeva di parlare con i ballerini solo e soltanto in rumeno”.
Un dato è certo, incontestabile, preoccupante. L’immissione di ballerini stranieri nel corpo di ballo era stata mal digerita da gran parte delle maestranze. Veniva considerata una sorta di “invasione”, artisti che “toglievano occasioni, posti di lavoro e speranze ai rumeni”. Ha denunciato Liam Morris, un ballerino in australiano che lavora al teatro dell’Opera nazionale di Bucarest. “Questa non è una battaglia di Johan o di Alina, questa è una battaglia per la libertà artistica. Hanno voluto cancellare trenta ballerini stranieri, stroncare una grande esperienza. Mettere barriere, e innalzare muri. L’arte è universale, deve essere libera per tutti”
Triste e preoccupante ciò che accade dietro l’arte della danza è ancora più preoccupante che se non avessi letto ciò che ha scritto Alessio Buccafusca io personalmente non avrei saputo di questa triste storia e quindi grazie che quando scrivi ci fai capire la realtà e con le tue immagini ci regali grandi emozioni!!!