Carlotta D'Amato

Carlotta D'Amato

Consulente legale in aziende italiane ed internazionali, ha scritto numerosi articoli in materia di diritto. Le sue passioni sono politica, cultura, moda.

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Sex and the City
all’Amatriciana

di Carlotta D’Amato

Tra le varie tipologie di essere umani di cui le nostre città sono popolate, (Roma, in particolare), una delle più pateticamente varie e degne di nota è sicuramente quella de “gli uomini e le donne d’affari” o presunti tali.

Li riconosci a prima vista e distinguerli tra la folla non è, in effetti, cosa difficile: completo blu o gessato per lui, camicia azzurra o bianca, cravatta anonima tutto rigorosamente firmato Ovviesse, blackberry in una mano e amara rassegnazione nell’altra.

Questi finti manager si atteggiano come se stessero tirando le redini della Apple: peccato che non siamo in America e peccato che Steve Jobs vestisse in jeans e dolcevita, a disprezzo del formalismo tutto italiano e sbattendoci in faccia che nulla poteva al cospetto della sua mente geniale, nemmeno un Armani Privè; ed in effetti lui, Steve, aveva ragione.

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Ma loro, ahimè, non sono Steve Jobs, e con quell’aria da esperto di finanza di Wall Street, alla domanda: “che lavoro fai?”, invece di rispondere: “sono un informatico”, “sono un impiegato”, “sono un tecnico” o “un consulente legale” o “gestisco un sito internet” ti rispondono farcendo il discorso con termini inglesi, solo per darsi un tono. E così le loro professioni suonano come “corporate officier”, “strategic manager”, “legal consultant specialist”, “account tecnology strategist” e così via….

Ma oltre a nascondersi dietro altisonanti termini anglosassoni pronunciati in modo improbabile (provate a far dire loro la parola più subdola di tutte, “managment”), si celano dietro ad un contegno e ad una rigidità che li renderebbe secondo loro (il condizionale è d’obbligo), molto più professionali di quanto non siano. Perché se fai le fotocopie in jeans e tshirt o le fai in completo grigio, sempre le fotocopie fai. Touchè.

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Le donne non sono da meno: tailleur chiaro, camicia bianca, tacco 5 (perché il tacco 10 ti rallenta la corsa), borsa di Alviero Martini piena di trucchi, salviette umidificate e sogni infranti. Tutta la declinazione degli accessori di Zara, di questa e della prossima stagione. Su Facebook, si lamentano di far sempre tardi “a studio”, di dover lavorare il week end, di dover fare “la due diligence” o il “mark up del contratto”. E gli avvocati che si taggano nei Tribunali?  E mica si taggano nella Suprema Corte degli Stati Uniti, ma a Marano, dal Giudice di Pace ecc…. quando frequentare i tribunali se si è avvocato è banale come per un medico impugnare una paletta di legno per guardare le tonsille. Ma fatemi il piacere.

Ma se tutto ciò vi sembra più o meno ordinario, è all’ora dell’aperitivo che l’uomo o la donna d’affari, dà il meglio di sé in una pantomima che ha davvero del sovrannaturale.

Arrivano, trafelati, con quei 45 minuti di ritardo che ormai lo Spritz si è annacquato e le patatine sono secche, e non perché abbiano dovuto controllare l’andamento della borsa di Tokyo o siano stati in riunione con Donald Trump, ma perché, diciamocelo “fa figo”.

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Uscire alle otto dall’ufficio fa figo, se esci alle sei, sei un fannullone, uno sfigato, uno che non ha nulla da fare. Aggiornare lo status su facebook lamentandosi di quella vita così busy, consente loro di non rimuginare sul fatto che il mark up non è altro che la correzione di una bozza e la due diligence fanno fare anche allo stagista 23 anni appena arrivato. E sanno fare tutto eh? Dalla fisica quantistica al ricorso in Cassazione perché ne esperienza ne hanno da vendere…beati loro!

Ma non c’è tempo di pensare a queste cose. Bisogna correre, sui tacchi, of course, vestite come se stessero in Sex and the City (ambientato ad Ariccia, però) e con l’aria stanca e sfatta di chi ha concluso l’ultima acquisizione della General Electric. Peccato che se lavorassero alla General Electric, metterebbero le ventole dietro ai frigoriferi, il che, per carità, è un lavoro più che onesto ed anche ben pagato. Stay humble, amici.

 

 

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