Marco Catizone

Marco Catizone

Avvocato, scrittore satirico e giornalista pubblicista. Scrive di politica, teatro e cultura su blog, siti e riviste on line.

A Sinistra s’ode uno squillo di tromba, e di trombati…     
   La Piazza ha scelto il Nemico: rimane adesso da trovare gli Amici  
 
di Marco Catizone

A Sinistra uno squillo di tromba, e di trombati…

 di Marco Catizone

“… di cosa abbiamo paura? Dei virus! Microrganismi che non riusciamo neanche a vedere…allora noi dobbiamo continuare a scinderci sempre di più e creare migliaia di microscopici partiti comunisti indistinguibili l’uno dall’altro, che cambiano continuamente nome e forma, nome e forma…” (Bertinotti-Guzzanti, Recital 2010).

renzi-landini-camusso

Renzi, Landini e Camusso, in ordine sparso

Feticismo d’antan spicciolo, per quelli che di falce e martello eskimo e Che Guevara, più diritti e tutela sociale facevano egida e vessillo sotto cui ripararsi, misurando il tempo degli autunni caldi e ben rossi come sammarzano ammaturato, montando in piazza come fiumana imbandierata contra speculum Principis, quando il principe era Lui, Isse, ‘o Malamente…come chi? Berluscò!

Com’erano lontani gli scazzi della Triplice, quando i sindacati s’univano a coorte, contro il Marrano peronista ed i suoi maramaldi, e di quel tempo arcano ora dimmi cosa resta? Resta la Cgil in piazza, un milione o giù di lì, a difesa sacrosanta di diritti e tutele, contro il Principe in scala ridotta per anagrafe e portafoglio, ma smanioso, borioso e cazzaro come il padre piduista e putativo che fu e che ancora, ahinoi, è: lunga vita al Re, che ad Arcore si gozzoviglia al tavolo del Nazareno come nemmanco da Ciccio Er Cepollone, tra Pontassieve, Trastevere e una a caso delle magioni del vecchio Mai Lord, il pascalizzato de noantri.

Cgil:Camusso,grande manifestazione,vogliamo lavoro e diritti

Maurizio Landini, Fiom

E a Sinistra s’ode finalmente uno squillo, con Camusso, Landini, una zeppola vendoliana di Sel, pezzi piddini, gli ortodossi dissenzienti alla Civati, il baffo storto di D’Alema, alla rincorsa del Diavolo che veste Pittibimbo (Renzi), col milione (anema d’ ‘o Priatorio!) di sinistrati a rincalzo, sgarrupati ed orfani del vecchio sentimento comunista, di quando c’era Berlinguer, e che al massimo adesso si commuovono dinanzi alle edicole e ai tabernacoli quotidiani, per l’ultimo dvd di Uoltèr Veltroni, a ricordare un passato di pane e politica, di miglioristi e pessimisti, di svolte e tornanti che dalla Bolognina hanno cappottato il partito in curva, segnando un’impennata di più 40 per cento alle Europee con quello che un tempo era il più grande movimento di massa della Sinistra, e adesso chissà, forse consorteria d’alta fascia per renziani sbarcati alla Leopolda armati di tablet, iphone e selfie d’ ordinanza.

10649793_286810441506195_8623317353671621060_n

Matteo Renzi, meditazione sindacale

La scissione avviene sempre sinistra, è dato fisico, pare d’essere nel campo delle particelle elementari, da primo banco all’asilo Mariuccia, col più discolo e furbetto ad instradar i compagni (solo di scuola) su come si costruisce provetto un leader a tavolino, con palluccelle sputacchiate da penne biro senza inchiostro ed abbondante colla vinilica, per un PD Attack! a prova di sinistre minoranze scricchiolanti, coi fantasmi dei movimenti operai evaporati nel turbo fordismo post industriale, che ormai è slogan bell’e pronto per spiegare la deriva conservatrice e distruttiva del welfare socio-assistenziale, intavolando il self-service di salari sempre più da Oscar, inteso come Farinetti, delle tutele impiccate a quel che resta dell’ossatura dello Statuto del ’70, della mano stretta ai padroni e dell’ombrello nel culo dei lavoratori (per dirla con Altan, vero Cipputi?).

quando-c-era-berlinguer-enrico-berlinguer-di-spalle-durante-un-comizio-in-una-scena-del-film-302079

Enrico Berlinguer

E’ tutto un prosaico mediatico riflusso esofageo che vomita il messaggio semplificato di buoni contro cattivi, di renzini e cgiellini, tra quelli che vogliono “cambiare il futuro”, felice monopolio del bullo rottamatore, e “chi vuole restare aggrappato alla nostalgia, al passato”. Che non torna mai, e se lo fa è per imbandire una farsa, è risaputo, ché la pantofola da baciare cambia solo piede, ma il puzzo è sempre quello, da turarsi il naso e prendere il primo carro del vincitore che passa: e allora dai Renzi, portaci fuori da questa palude italica, che ventenni di cazzaro tangentista arraffone non ci son bastati, serviva il revival 2.0 senza scheletri nell’armadio, perché è nuovo, appena comprato all’Ikea, imballato ancora come il nostro futuro.

CGIL: Manifestazione nazionale a Roma

I muscoli di Landini in piazza sono una sfida politica al Premier (seppure il segretario Fiom si sia smarcato da ipotetiche investiture dal basso, o dall’alto), eppure è acclarato come una scissione de facto sia comunque in atto a Sinistra, s’è rotta la cinghia di trasmissione del fu Pci e dei suoi eredi, spauriti e dispersi come gli elettori ormai straniti che non riconoscono nel Centro Sinistra targato Renzie il soggetto politico di riferimento, o alla men peggio una stampella cui appoggiare ideali rachitici che tendono ancora all’inclusione sociale ed alla salvaguardia dei diritti al di là degli slogan di facciata, buoni per i celebrolesi del sabato del villaggio targato De Filippi & Co.

Rimangono irrisolti i nodi nel pettine, è rossa la terra, non a caso vermiglia, ogni lacerazione porta seco il sangue; resta sullo sfondo il rovello gordiano che la prova d’ottobre non ha sciolto, manca il vento a gonfiare Bandiera, troppi i refoli a solleticare le divisioni ed i tentennamenti, i personalismi e le miopie contingenti (e basta pensare alla fine dell’esperimento europeista targato Tsipras, della Spinelli in tandem con Maltese, per farsene idea). La Piazza autunnale ha scelto il Nemico: rimane adesso da trovare gli Amici.

 

 

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore