Carlotta D'Amato

Carlotta D'Amato

Consulente legale in aziende italiane ed internazionali, ha scritto numerosi articoli in materia di diritto. Le sue passioni sono politica, cultura, moda.

Jamie Dornan e Dakota Johnson (2)

Cinquanta sfumature
che sdoganano
bondage e sadomaso

di Carlotta D’Amato

Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey) è un romanzo scritto nel 2010 dalla scrittrice inglese E.L. James (pseudonimo di Erika Leonard). Si tratta del primo di una trilogia di romanzi che prosegue con Cinquanta sfumature di nero (Fifty Shades Darker) e  Cinquanta sfumature di rosso (Fifty Shades Freed). Il romanzo, ad alta tensione erotica che ha sancito lo sdoganamento ufficiale del Bdsm, ha in breve tempo raggiunto una vasta popolarità e un grande successo di vendite negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. L’intera serie ha venduto oltre 100 milioni di copie in tutto il mondo e i diritti sono stati venduti in 37 paesi

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Quest’anno sarebbe stato l’anno dei colori caldi, rosso intenso, vinaccia, borgogna, almeno per la moda. Niente di tutto ciò. E’ senza dubbio l’anno del grigio nelle sue 50 sfumature.

Erika Leonard

Erika Leonard

 

Non si parla d’altro. All’inizio fu il libro, anzi, i libri di E.L. James, (Erika Leonard), inglese, moglie e madre di due figli che in pochissimo è diventato un best seller, il romanzo erotico più famoso della storia della letteratura moderna, dando il via ad una vera e propria saga soft porn. E poi, siti internet, pagine sui social network, tam tam mediatico, hastag hanno contribuito ad aumentare la popolarità del romanzo e dei protagonisti Anastacia Steele, scialba e anonima ragazza che poi si trasformerà in una pornodiva anni 90  e Christian Grey, ricchissimo, fighissimo e perverso uomo d’affari, fissato col bondage, sogno proibito di tutte le donne.

Come da prassi, al successo letterario è seguito quello cinematografico; anche se il film uscirà nelle sale a febbraio 2015, è già un cult. Basti pensare che il trailer ha raggiunto in pochissimo 25 milioni di visualizzazioni on line, con tutto il carico di polemiche che ne consegue e che non fa altro che aumentare il clamore e l’attesa. Indiscrezioni, rumors, conferme, smentite persino sui protagonisti del film, e già si parla del sequel.Insomma, “Cinquanta sfumature di grigio” e le altre versioni cromatiche in nero e rosso sono riusciti a vendere quanto nemmeno la Rowling, la mamma del maghetto Harry Potter, era riuscita a fare.

Jamie Dornan e Dakota Johnson

Jamie Dornan e Dakota Johnson

Ma perché un romanzo, che non spicca per capacità narrativa o virtuosismi poetici dell’autore è un diventato il caso letterario senza precedenti? La storia, inoltre, è alquanto banale come il nome dei protagonisti; Anastacia di cognome fa Steele, cioè acciaio, come il suo carattere di donna dura ed irreprensibile, almeno fino a pagina 10, lui, Grey di nome e di fatto, si veste di grigio, pilota l’elicottero, balla come Roberto Bolle. Basta leggere le prime righe “Sono Eva nel Paradiso Terrestre. Lui è il serpente ed io non so resistere” per buttarlo nel camino accesso, almeno servisse a riscaldare casa. Ma nei camini non ci è finito, almeno stando alle classifiche dei libri più venduti.

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Lui (Padrone) è freddo e cinico, calcolatore, uno che non ha sentimenti, che ha subito dei traumi da piccolo che lo hanno indurito a tal punto da farlo diventare uno stronzo senza pietà, tanto per giustificare in modo patetico gli atteggiamenti al limite del nonsense di questo individuo.  Lei (Sottomessa) è una ragazza poco più che ventenne che non ha mai avuto un ragazzo, nemmeno un pc, un telefono, un cellulare, un telegrafo senza fili, che ha vissuto a Portland fino all’altro ieri (a Portland non a Paperopoli). Personaggi surreali, un libro surreale che invece che nel genere pornoharmony dovrebbe essere sbattuto negli ultimi scaffali del genere Fantasy, insieme a “L’albicocco al curaro” di Fantozziana memoria. Per capire le ragioni di tanto successo bisogna andare più a fondo, ma anche dopo avere letto pure il retro del libro e l’indice, io di ragioni non ne trovo. O forse si. Ma con il libro hanno poco a che fare. E ne ho due.

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Primo: la Leonard ha sdoganato un genere, quello del Bdsm, ovvero bondage, dominazione e sottomissione, sadismo e masochismo, tutto al femminile. E lo ha fatto pubblicamente. Ricordo che le donne in metropolitana o in spiaggia lo leggevano senza vergogna, senza togliere la copertina, alternando però facce perplesse a risatine e sguardi complici con le vicine che il libro lo avevano già letto. Tutto alla luce del sole. Come la vendita di pacchetti e gadget per riproporre le evoluzioni sessuali dei protagonisti, bende, ganci, stringhe, corde, fascette stringicavo e roba così complicata che dopo riesci a montare l’armadio Lillagen di Ikea con una mano dietro la schiena cantando “Quel mazzolin di fiori” al contrario, che hanno fatto felici i mariti, fidanzati ed i ferramenta.

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Jamie Dornan e Dakota Johnson

Due: viviamo in un’epoca dove tutto è virtuale, dove alla realtà si preferisce la finzione, il voyerismo e la pornografia online, dove la soddisfazione e l’appagamento fisico sono a portata di clic, di uno schermo, di un libro. Ma non a portata di sguardo. E se prima erano i libri della collezione Harmony, Lolita, Venere in Pelliccia e persino Jane Eyre, oggi sono un ventisettenne in completo grigio che potrebbe avere tutte le donne del mondo e si innamora di una gatta morta a-tecnologica, per poi sposarla. Il lieto fine che tutte le donne si aspettano. Che lui, alla fine, sposi lei. Quello che c’è nel mezzo, poco importa.  Se poi ci sono qualche corda ed una mascherina, meglio. All’altare si va più felici. The End.

 

 

 

 

 

 

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