di Tullio Ciampa

Secondo il “Fatto Quotidiano” questa edizione del festival di Sanremo sarebbe stato il trionfo del renzismo, ovvero degli “alfieri della finta rottamazione che con un occhio ammiccano al nuovo (solo ed esclusivamente anagrafico) e con l’altro guardano sognanti ai bei tempi andati”.

Il Trionfo popolare ha premiato i tre ragazzotti dalla voce lirica che hanno dominato il televoto e hanno resistito all’operazione di contenimento delle altre giurie.

Parlando di musica, bisogna invece dire che l’operazione de “Il volo” appare da subito come una trovata commerciale intelligente. Le maggiori critiche mosse contro di loro dalla critica costituiscono invece  i sicuri punti di forza per un sicuro successo all’estero (visto che in Italia nessuno vende manco un disco):

1) estraneità alla retorica dei centri sociali o allo snobismo dei jazz club.

2) suonare in modo conforme alla tradizione italiana, perlomeno nella tradizione italiana che piace all’estero.

3)  Abbondante ricorso all’espediente delle “covers”

4) ottimo successo internazionale anche se taggati come musica latina, ma per una lingua parlata da pochi nel mondo si può sopravvivere sono nelle nicchie di mercato.

5) va sottolineato ,infine, che  oltre che dal geniale Michele Torpedine (Zucchero, Eros, eccetera) sono stati seguiti (adesso non più) da Tony Renis, l’innominabile Tony Renis, quello che peraltro ha organizzato nel 2004 il Festival più trasparente della storia, (alcuni partecipanti lo contattarono direttamente con una e-mail), non a caso boicottato da tante case discografiche.

Indubbiamente un bello smacco per i criticoni rosiconi! Che poi , ad abundantiam, i cantanti supportati da X Factor (Sky) e Amici (mediaset) siano stati oggetto di un megacomplotto da parte della giuria a favore della operazione “il Volo” patrocinata da “mamma Rai” è questione di poco interesse limitata a questioni di bottega prettamente italiane.

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