Franco Esposito

Franco Esposito

Giornalista e scrittore, inviato speciale de Il Mattino e del Corriere dello Sport. Presente a cinque edizioni dei campionati del mondo, 106 volte inviato al seguito della nazionale italiana di calcio e 34 viaggi negli Stati Uniti per i grandi appuntamenti di pugilato, Vincitore del Premio Coni 2011 e un record: tre finali consecutive al Premio Bancarella Sport

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I cruscòni

di Franco Esposito

Un diluvio. Ma di cosa? Suggerimenti, proposte, richieste. Cinquecento in una settimana, laddove i ritmi mensili si attestano di norma su trenta/quaranta fra social network e sportello linguistico dell’Accademia della Crusca. Il prezzo della notorietà sollevato dal bambino di Ferrara che ha scritto, su suggerimento della maestra, all’Accademia. Tutto è cominciato appunto con la richiesta di sottoporre agli esperti una parola creata da lui: petaloso. Da allora, il diluvio di neologismi tutti i giorni. Un’esplosione che comincia ora ad assumere i connotati della mania. Lettere, telefonate, contatti sui social

11058488_964005283619512_5232678140304107708_nQuesta storia italiana ha completato ormai il giro del mondo. Matteo, scolaro della terza elementare alla scuola Marchesi di Copparo, piccolo centro in provincia di Ferrara, in un compito in classe, scrive la parola “petaloso”. Volendo significare un fiore con molti petali. La maestra segna il vocabolo con un segno rosso, lo scolaro ha commesso un errore. “Errore buono” scrive pure l’insegnante, che decide di sottoporre la nuova parola all’attenzione dell’Accademia della Crusca.

lettere-982x5La risposta non esclude la possibilità che il neologismo “petaloso” possa entrare nei vocabolari. “Pieno di petali” è espressione corretta. La Camera di commercio di Ferrara e il Comune di Copparo annunciano l’avvenuta registrazione del marchio. Il papà di Matteo si precipita negli uffici competenti, dove è tenuto a fare i conti, suo malgrado, con una brutta scoperta. Il marchio è già registrato da tre giorni.

Una dolorosa scoperta che potrebbe avere spiacevoli conseguenze per il papà dello scolaro inventore. L’ufficio dei marchi e brevetti ha fatto sapere che il requisito che conta e determina è “il fattore tempo, cioè chi ha depositato il marchio illustrandone le caratteristiche”. Davvero un gran bel pasticcio.

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Villa medicea, l’Accademia della Crusca

Un dolce inferno di lavoro per le ricercatrici operative al primo piano della villa medicea, sede della Crusca. “Cosa ne pensate di polpettoso?”. Un neologismo dopo l’altro. Come mi sembra la parola “paceggiare?”. Quest’ultima creata nella classe di una scuola di Cremona e suggerita come contrasto di guerreggiare. E ancora: “Cosa ne pensate di smoggoso?”, inteso come sinonimo di clima malsano. L’elenco di nuovi neologismi rischia di diventare infinito. “Profumoso”, “dondoloso”, “sbrocchevole”, “brontolite”, “vigghioso”.

Lettere, richieste, inviti garbati a prendere in considerazione un’idea, una pensata, una parola da trasformare in neologismo: “Cara Accademia della Crusca, vorrei che prendeste in considerazione la parola ‘capelloso’, l’ho inventata io”. Come se “petaloso” avesse scatenato una sorta di gara del neologismo.

La maestra Margherita Aurora e il piccolo Matteo

La maestra Margherita e il piccolo Matteo “petaloso”

La ricercatrice della consulenza linguistica della Crusca, Maria Cristina Torchia, ha risposto con una lettera e la maestra del bambino di Ferrara l’ha postata su Facebook: “Petaloso” è diventato un caso nazionale. E un’infinità di ragazzi dediti al social network si sono sentiti autorizzati a pensare: ci ha provato lui, adesso provo anch’io.

Arcobaneaio” indica i colori dell’arcobaleno. Anch’essa è una delle centinaia di parole contenute nelle mail postate alla Crusca in quest’ultima settimana. Come pure “balloso”, a voler indicare qualcuno che balla muovendosi molto. L’ha suggerita Daniele, che ne è lo sponsor. E “piccinoso”, un cucciolo che suscita tenerezza. “Il gattino è piccinoso”, si spiega in una mail. Boh? E “sdallare”. Uno strano verbo che starebbe ad indicare parole senza senso. Tipo quelle usate da Lucio Dalla in alcune canzoni. Un inventore senza un concetto logico l’indimenticato grande artista bolognese “Dondoloso” è la richiesta-indicazione arrivata da una scuola di Cremona. “Esaminate per favore un’altra parola inventata dai miei alunni: “pacieggiare”. L’esatto contrario di guerreggiare.

eri Binazzi,  Maria Cristina Torchia e Matilde Paoli

Neri Binazzi, Maria Cristina Torchia e Matilde Paoli

La fotografia della situazione, un bombardamento di richieste, è rappresentata da Matilde De Paoli della consulenza linguistica dell’accademia della Crusca. “Siamo sommersi da mail di gente che propone nuove parole. O  chiede una consulenza sull’uso di questo o di quel termine”. Il boom delle segnalazioni sembra solo all’inizio. Nessuno può prevedere come andrà a finire. E pensare che prima di “petaloso” la vita in Accademia scorreva precisa e tranquilla, su ritmi normali e antichi.

liceipoliziani-cruscCome antiche e tranquille sono la vita e la storia della Crusca, sorta a Firenze nel 1583, per iniziativa di un gruppo di sei letterati fiorentini. Le loro animate discussioni vennero definite “cruscate”.

Da qui il nome di Accademia della Crusca a significare il lavoro di ripulitura della lingua. La pubblicazione del vocabolario è datata 1612. Vi contribuirono illustri personalità: Carducci, Leopardi, Manzoni, Vincenzo Monti, Voltaire. E non solo loro.

 

 

 

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