Gerardo Mazziotti

Gerardo Mazziotti

Architetto, giornalista e scrittore. Per 20 anni docente all’Università di Salerno. Premio internazionale per il giornalismo civile. E’ considerato “ la coscienza critica della città”.

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La foglia di Fico

di Gerardo Mazziotti

La immunità parlamentare fu introdotta con l’articolo 68 della Costituzione dai Padri Costituenti ( DeNicola, Orlando, Nitti, Mortati, Togliatti, Terracini, DeGasperi, Nenni, Saragat, Scalfaro, Andreotti, Moro e altri) perché i parlamentari avessero una assoluta tutela non solamente nei confronti di tutti gli altri poteri dello Stato ma specialmente nei confronti della Magistratura

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Roberto Fico

Vi era stabilito che “senza l’autorizzazione delle Camere i parlamentari non possono essere inquisiti e processati, né essere arrestati ”.

E per quarantaquattro anni nessuno si è mai sognato di denunciare che questa tutela fosse in contrasto con l’articolo 3 sulla parità dei diritti e dei doveri dei cittadini. Tutto questo è accaduto però fino agli anni 90.

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Il pool Mani pulite

Fu infatti nel clima giustizialista di Mani Pulite che ci si accorse improvvisamente che questa immunità era “ una vergogna da cancellare”. E i Pm Colombo, Davigo e DiPietro e il Procuratore Borrelli pretesero e ottennero che il Parlamento terrorizzato e pavido di quegli anni emanasse la legge costituzionale numero 3 del 29 ottobre 1993 il cui articolo unico, nel confermare alcune garanzie parlamentari dell’articolo 68 (l’arresto dei parlamentari), ha cancellato la preventiva autorizzazione del Parlamento a inquisire e processare i deputati e i senatori.

Perciò è una bugia dire, come ha detto Roberto Fico, che la riforma del Senato, voluta dal governo Renzi e sottoposta al referendum di ottobre, garantisce la immunità parlamentari ai 100 senatori espressi dalle regioni. La verità che anche per loro si applica la legge numero 3 del 29 ottobre 1993. Perciò nessuna immunità.

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Sede Ue, Bruxelles

A tale riguardo conviene ricordare che, in applicazione del Protocollo di Bruxelles dell’8 aprile 1965, è stata approvata una legge secondo cui non possono essere intraprese azioni giudiziarie ed eventuali limitazioni della libertà personale nei confronti degli eurodeputati senza l’autorizzazione del Parlamento di Strasburgo.
Bisognerebbe perciò domandarsi se si ritiene giusto che per inquisire e processare i deputati e i senatori nazionali e, addirittura, i membri del governo e il presidente del Consiglio sia sufficiente la decisione di un Pm e di un Gip e se, di contro, si ritiene giusto che per inquisire e processare uno dei 78 eurodeputati italiani sia necessaria l’autorizzazione dei 736 componenti il Parlamento europeo.

Gerardo Mazziotti

Gerardo Mazziotti

Mi sarò distratto ma non mi pare di aver sentito denunciare questa violazione del principio universale di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge da qualche magistrato e dai tanti giustizialisti nostrani. A cominciare da quelli del M5S.

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