Ottorino Gurgo

Ottorino Gurgo

Ottorino Gurgo, scrittore e giornalista italiano. E’ stato per molti anni notista politico de Il Giornale al fianco di Indro Montanelli. Poi capo della redazione romana de il Mattino, direttore del Roma, editorialista del Giorno e dell’Informazione. E’ stato conduttore della rubrica politica “Il Punto” per il Gr2. Autore di numerosi saggi tra i quali "Vietnam controrapporto", "Perché i Kennedy muoiono", "Sciascia" e "L’illuminista cristiano".

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Il potere delle scartoffie

  di Ottorino Gurgo

Si discute molto su un aspetto non trascurabile delle due riforme – quella costituzionale e quella elettorale – sulle quali si concentra, in via pressoché esclusiva, l’attenzione del mondo politico. Ci si chiede, cioè, se esse, così come sono, siano tali da configurare un eccesso di potere nelle mani di Matteo Renzi  o di chiunque altro, prima o poi sarà chiamato a succedergli

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Il tema non è certamente privo di interesse. Ma c’è un aspetto, in qualche misura collegato a questo problema, che i partiti sembrano trascurare perché, mentre ci si domanda se un potere troppo ampio potrebbe essere attribuito al capo del governo, non ci si interroga abbastanza su chi detenga, nella realtà, nel nostro paese, il potere politico.

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Ottorino Gurgo

La gente attribuisce ai politici e alla politica un potere probabilmente eccessivo. Nella maggior parte dei casi, infatti, il potere non è nelle loro mani ma in quelle, assai più rapaci di coloro dei cui interessi partiti e politici (consapevolmente o inconsapevolmente) non sono che gli interpreti.

Partiremo dalle lobby, vale a dire da quelle organizzazioni il più delle volte segrete che, disponendo di grossi budget, hanno come scopo quello di influenzare dall’esterno le istituzioni, inducendole a favorire i loro interessi particolari.

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Transatlantico, il corridoio dei passi perduti e delle lobby

Sono queste organizzazioni, assai spesso, a orientare il potere politico nell’approvazione di questa o quella legge e nel definire gli stessi contenuti e gli stessi ritmi dell’attività parlamentare. Il loro potere è certamente rafforzato dal fatto che non esiste alcuna legge che ne disciplini l’attività, a differenza di quanto avviene negli Stati Uniti e nelle stesse istituzioni comunitarie,  dove le lobby (che, intendiamoci, non sono organizzazioni malavitose) sono previste e regolamentate.

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Non si tratta, dunque, di criminalizzare le lobby, ma di monitorarle, di disciplinarle, di garantire che esse operino all’insegna di quella trasparenza della quale ci si riempie spesso la bocca, ma che, nella realtà, è assai poco garantita. E  certo non è garantita dall’esistenza di un potere – perché le lobby costituiscono un potere – che è stato sottratto ad ogni controllo.

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Burocrazia

Un’attenzione particolare merita, in questo contesto, un altro potere che, in fondo, costituisce anch’esso una lobby: quello dei burocrati.

I danni prodotti dall’eccesso di burocrazia dal quale il nostro paese è afflitto, sono enormi. E non è vero, come con una certa superficialità si è indotti a credere, che quella della burocrazia sia soltanto un’arrogante stupidità. Che la burocrazia sia arrogante è fuor di dubbio, ma stupida certamente non lo è se è vero che essa ha ormai acquisito un potere che non esitiamo a definire superiore a quello della politica.

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Ci raccontò una volta un uomo politico che, arrivato al governo, ebbe modo di rendersi conto che ogni sua azione, ogni sua iniziativa, veniva regolarmente bloccata dal burocrate che avrebbe dovuto darle concreta attuazione. Alla fine, si risolse ad andare in ufficio alle cinque del mattino, così da poter varare autonomamente, prima dell’arrivo del burocrate “sabotatore”, le disposizioni alle quali, altrimenti, non sarebbe riuscito a dare attuazione.

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In grande, il “blocco” imposto dai burocrati si ripete nei confronti del Parlamento e delle leggi che esso approva. Quante sono le leggi approvate da Camera e Senato, ma ferme al palo perché i burocrati ritardano il varo dei relativi decreti di attuazione ? Un’enormità e non certo di secondaria importanza.

Controllare il potere delle lobby e riportare nell’alveo entro il quale dovrebbero esercitare la loro attività, quello dei burocrati, ecco due riforme indispensabili per consentire allo Stato di assolvere con trasparenza ed efficienza i propri compiti. Ma di queste riforme nessuno parla…

 

 

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