di Franco Esposito
Il capolavoro della Civetta. Andrea Mari detto Brio conduce alla vittoria il cavallo Occolè, sette anni. Il castrone era al debutto assoluto sul tufo di Piazza del Campo. La Civetta e dietro la sua coda il resto del mondo.
Sputa veleno nel tufo l’Aquila piena di quattrini. Alla mossa, il suo fantino, Francesco Caria detto Tremendo, ha tentato di spenderlo quel danaro. Lo avrebbe offerto ai colleghi di Leocorno e Selva, che partiva di rincorsa, per comprarseli entrambi I soldi dell’Aquila nel Palio al risparmio. Lo spending review sul tufo di piazza del Campo.
Il Palio di Siena è figlio anch’esso della crisi che picchia duro sulla città. L’anno del baratro in cui si è infilata la banca amore e benefattrice di innumerevoli generazioni di senesi, il Montepaschi oggi rappresentante di gloria e benessere passato. L’anno del fallimento della Mens Sana, la squadra di basket dei sette scudetti consecutivi.
La stagione maledetta anche della cancellazione del Siena Calcio. La città è sotto choc, e nessuno riesce a prevedere se e quando potrà risvegliarsi dal brutto sonno. La crisi impone anche alle contrade a guardare con più attenzione ai conti. Alcuni rioni hanno accumulato fino a due milioni di debiti, a fronte di un fatturato di 300mila euro.
Ma il Palio, sappiamo sappiamo, è capace di tutto. Le contrade possono contare comunque sul generoso contributo dei contradaioli. Ricapitalizzano ogni anno e vanno fieri, i rioni, di non aver dovuto mai vendere neppure uno spillo dei loro ricchi tesori. Patrimoni in beni immobiliari e opere d’arte che si arricchiscono periodicamente dai beni che i contradaioli lasciano in eredità.
Al Palio dell’Assunta 2014 c’era anche Andrè Esteves, il banchiere brasiliano di Big Pactual neo azionista di Banca Mps. Esteves ha assistito alla folle affascinante giostra sul tufo da una finestra del Palazzo della Fondazione Mps, ospite del neo presidente Marcello Clarich. Davanti all’ospite di riguardo interessato, una grande folla, tanti malori in piazza, e personaggi più o meno illustri ad occupare le finestre dei nobili palazzi. Andrea Agnelli e Luciano Moggi si erano incontrati per caso alla prova generale. Agnelli è nella Fondazione Mps, e il Palio ha potuto seguirlo gomito a gomito con il presidente e del banchiere brasiliano.
Il Palio dei ruzzoloni. Il Valmontone subito giù al primo San Martino, imitato presto dalla Pantera pronta. Aquila e Civetta davanti a tutti al Casato, il Palio di Siena è diventato presto una questione a due. Decisivo il passaggio all’interno di Andrea Mari detto Brio. Il cavallo Occolè mette il muso davanti all’Aquila, che non ne ha più: il Palio è suo. Felicità, urla, svenimenti: i contradaioli della Civetta sono impazziti: il drappellone, il cencio, sollevato in direzione del cielo. Il Palio di Siena è una meravigliosa follia.
Anche quando il pensiero sano è l’esigenza di dargli nuovi equilibri finanziari, in questi tempi di crisi acuta. Si avverte la necessità comune, per tutte le contrade, di diradare le vittorie, che costituiscono un costo notevole in termini di ingaggio al fantino e patti da pagare a contrade e fantini alleati. Infatti, potrebbe non essere un caso se il Drago, vincitore del Palio della Madonna di Provenzano, a luglio, ha vinto dopo anni di digiuno. Ricca, con le casse piene, l’Aquila sembrava predestinata a vincere il Palio dell’Assunta. Si sono messe di traverso la Civetta e Occodè.
La Piazza stupita: il castrone di sette anni era all’esordio sulla pista di tufo. La Giraffa non ha corso. Quietness, il suo cavallo, si è infortunato nella terza prova. Frattura della prima falange della zampa sinistra. Lo hanno operato nella clinica veterinaria de Il Ceppo, vicino Siena. Il sindaco Bruno Valentini si è impegnato: se il cavallo non potrà tornare alle corse sarà pensionato presso la struttura di Radicondoli e il Comune provvederà a mantenerlo a vita. Infortunato Quietness, fuori la Giraffa e fuori dal Palio il fantino Enrico Bruschelli detto Bellocchio, figlio di Luigi Bruschelli, Trecciolino, tredici vittorie a Piazza del Campo, secondo solo al famoso Andrea Degortes detto Aceto. Una celebrità, quattordici vittorie al Palio di Siena. Stavolta Trecciolino non era alla partenza, nessuna contrada gli ha offerto un ingaggio.
L’assenza ai canapi dei Bruschelli è una delle tante storie che il Palio consegna all’osservazione di osservatori e studiosi della giostra di Piazza del Campo. Il Palio di Siena ha una sua universalità, antica, solida. Brecciolino, 45 anni, ha un cachet alto per la sua età. La sua esclusione dal Palio dell’Assunta sarebbe una ulteriore prova che la spending review è arrivata anche sul tufo di Piazza del Campo. Come sarà il Palio di Siena dalla prossima edizione? Una cosa è certa: nulla sarà più come prima.