di Adolfo Mollichelli
Sarri stecca la prima. Il Napoli si arrende al Sassuolo. In vantaggio
subito con Hamsik cede nel finale. Dura poco il Napoli modello Empoli.
Poi, c’è soltanto confusione. E cambi che sembrano prove generali.
Verso le scelte migliori. Che verranno, almeno si spera.
Finché Insigne ha fatto il Saponara e Higuain si è mosso come Maccarone il Napoli ha spaventato il Sassuolo, e segnato. Poi, tutto è apparso avvolto in una nube di incertezze. Prove di tridenti, difesa non sempre alta, scarsi i triangoli di “costruzione” che sono il piatto forte del credo di Sarri. Valdifiori raramente ha trovato spazi utili per i lanci anche perché i movimenti davanti non erano quelli giusti. La difesa non ancora ha assimilato i movimenti giusti, ad agire da reparto.
Higuian, partita incolore
Diffidare degli ex, specie se sono napoletani purosangue? Metà e metà,
perché c’è chi aiuta e chi sgarrupa. Insomma: Paolino Cannavaro
che ti fa l’assist per Hamsik gol respingendo maldestramente (il
tiro bomba era stato di Higuain). E Floro Flores che ti gela il sangue
con una rasoiata su assist divino di Berardi. Fuochi alla Loggetta,
quartiere dei Cannavaro. Imprecazioni dalle parti del Rione Traiano.
Sarri, tenico d’agosto
Anche perché Floro Flores continua a pizzicare Reina e allora perché
non esulti pure, diamine! Floro Flores, un nome che profuma di primavera. Ti ricordo ai tempi del Napoli perduto e tu eri un caso unico: senza più una squadra ma giocavi nella Nazionale Under 21.
La divagazione mi è venuta così, nel tempo morto (si fa per dire)
impiegato per salutare Berardi infortunato e per salutare
(meraviglia!) l’uscita di Pipita Higuain per Gabbiadini. Sostituzione che al 18′ della ripresa era accompagnata da infiniti
ohhhhhhh. Più tardi arriveranno gli smoccolamenti di Lorenzo da Frattamaggiore, cioè Insigne, che farà posto ad El Kaddouri. Ultimo cambio: Callejon per Mertens. Prove di tridenti spuri, ben tre.
E nel frattempo Sansone approfittando di una leggerezza di Albiol infila Reina. Sansone fa tremare le colonne del tempio. Una scena che a DeLaurentiis non sarà piaciuta.
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