Alessio Buccafusca

Alessio Buccafusca

Considerato tra i maggiori fotografi al mondo di danza classica, professore di Fotografia creativa presso l’Università “Upam“ di Napoli e professore di Fotografia di Danza presso l’Università di Belle Arti di Napoli.

patong

Quando Aurelio inventò miss Patong

di Alessio Buccafusca

Phuket - Guardo le luci  giallo verdi e rosse un po’ tristi, che danno il benvenuto a Patong e mi viene in mente la prima volta che sono stato da queste parti, 36 anni fa, quando tutto era diverso. La notte aveva sempre qualcosa di speciale, ma non era lo sfavillio di oggi dove le discoteche e i “go go bar” si inseguono senza fine nella leggendaria Bangla road, piaceri e sospiri. Patong è il cuore del divertimento di Phuket, la vita notturna si consuma bevendo Shinga, una birra locale meglio delle altre (Leo, Chang , Tiger, tutti nomi di animali) in compagnia, è bandita la solitudine fra queste road, o in una delle numerose assordanti e discoteche che fanno, ahimè, tanto Rimini degli anni ottanta.

 “Welcome to Patong”, mi torna alla mente quando riuscì a convincere di fare la fine dell’anno da queste parti ad Aurelio, mio padre, ad estrapolarlo dal suo habitat naturale, la Costa azzurra, per portarlo all’altra faccia della Luna, in un’isola povera e selvaggia, dove non c’era niente o quasi, tanto meno la vita notturna o il divertimento sfrenato. Alloggiavamo in un bungalow di “lusso” al Cabana Patong, a due passi dal mare e dalla notte, cioè qualche baretto e qualche piccolo ristorante.

1992 phuket

I Buccafusca, Alessio e Aurelio a Patong

Inutile dirlo tempo un paio di giorni ed Aurelio subito prese in mano la situazione, divenne in breve amico della padrona dell’hotel donna Eeva, stella in thailandese, (“il Cabana è un albergo a 5 stelle più una…” ripeteva con quel suo sorriso contagioso) e la convinse ad organizzare per l’ultima notte dell’anno miss Cabana Patong, un concorso per le bellezze thai ma aperto anche alle turiste. Uno tsunami d’adrenalina per quella che era un’oasi di tranquillità. Una botta improvvisa di vita. E che vita…

IMG_9411_resize (1)

IMG_9391_resize

Patong, una giornata a mare

Aurelio, divertito, naturalmente delegò a me tutta la macchina organizzativa e senza alcuna pubblicità con un semplice passaparola, quel 30 dicembre allora del te, mi toccò fare una super selezione, sembrava un concorso alle Poste.  Fu un terremoto. In un bungalow c’era il quartiere generale organizzativo, fui travolto da più di trecento richieste, una folla di aspiranti miss, fu una faticaccia realizzare la selezione. Non è facile convincere che non va bene, c’è chi la prende come un affronto, c’è chi non si rassegna facilmente. Del resto era una scelta soggettiva, comprensibile che si potesse non essere d’accordo. Se non ci fosse stato il mio grande amico Marcello Fontana, un milanese tifoso sfegatato dell’Inter, non so come avrei fatto. Come tifo calcistico a Phuket ero in nettissima minoranza con il mio Napoli, non so perché ma in Thailandia sono moltissimi gli interisti. Per questo quando Thoir prese l’Inter non mi meravigliai più di tanto, in quell’area il nero e azzurro sono i colori di un mito.

IMG_3943_resize

Tra sorrisi e occhiolini ammiccanti, fu un calvario scegliere soltanto trenta ragazze, “sentivamo” molto il compito che ci era stato affidato. Fu un’operazione complesso effettuare una sorta di graduatoria.

Ma sono convinto che facemmo un bel “lavoro”. Il concorso fu un successo clamoroso. L’albergo era stracolmo, aveva raddoppiato i tavoli del cenone, la curiosità era tanta. C’erano stranieri, thailandesi della migliore società, autorità locali, nessuno voleva perdersi il piccolo grande evento.

Thailandia-232

Patong, la notte è piccola…

Le ragazze erano davvero tutte bellissime, e non lo dico perché il “pass” per il concorso glielo avevo dato io. La giuria (Aurelio, donna Eeve, ed un altro paio di vip dell’isola) alla fine, pur non nascondendo mille difficoltà, riuscì a trovare una soluzione all’unanimità e proclamò un diplomatico “ex aequo” tra una giovane veneziana, bionda occhi azzurri ed una bellissima infermiera mora del Bangkok Hospital. Ad annunciare il verdetto fu una sorta di Pippo Baudo del posto e fu un’esplosione: urla di gioia, un delirio generale. L’infermiera thai cominciò a piangere a singhiozzo mentre la bionda italiana, cominciò a mettersi in posa e a farsi fotografare, neanche fosse Marilyn Monroe, con i genitori impazziti di gioia che già prefiguravano un avvenire nel mondo dello spettacolo o nel cinema, insomma era nata una star… Ed a Phuket era nata la vita notturna.

 (2.Continua)

CondividiShare on Facebook0Tweet about this on TwitterPin on Pinterest0Share on Google+0Share on LinkedIn0Email this to someone

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

Altri post dello stesso Autore